Testo e significato di Temet Nosce, Fedez urla conosci te stesso per accettarsi e cercare la propria identità

Fedez ha pubblicato a sorpresa il suo nuovo singolo Temet Nosce, una locuzione latina che significa "Conosci te stesso", l'iscrizione sull'Oracolo di Delfi. Nei giorni scorsi Fedez aveva anticipato nel suo gruppo segreto su Instagram che sarebbe uscita una nuova canzone e oggi, lontano dai venerdì di uscita dei singoli, il rapper milanese ha pubblicato un testo che parla ancora una volta di sé, unendo la critica al sistema dello spettacolo con un profondo disagio psicologico ed esistenziale. La canzone arriva a pochi mesi dal brano estivo "Scelte stupide" con Clara e la partecipazione al Festival di Sanremo con Battito. Il cantante aveva preparato il terreno con alcuni concerti estivi che non hanno mancato di generare polemiche, soprattutto quelle dovute alla canzone in cui dissava e citava Jannik Sinner (con cui è stato costretto a scusarsi), Elly Schlein, Carlo Acutis, oltre a Tony Effe, Elodie, Achille Lauro e Ilaria Salis. Fedez ha anche pubblicato il video della canzone che comincia come finisce The Truman Show.
Il testo di Temet Nosce
Nessuno ci ha mai regalato un cazzo spostati
Burattini con i fili più sottili delle polveri
Gli schiavi dell’industria hanno al collo le catene
Una playlist di gente vuota con le tasche piene
Sono stato un bersaglio senza mai andare ad un poligono
Perché non c’è differenza tra un palco ed un patibolo
Mi ha salvato che son nato la dove si cresce in fretta
Se il dolore è naturale allora soffrire è una scelta
La mia colazione caffè corretto con il Rivotril
Non conoscerai la gioia se non scopri la sua antitesi
Urlo in faccia alla vita col veleno nei ventricoli
Che ci faccio con le ali se mi hai dato le vertigini
E vorrei dare un senso ad una vita che fa senso
So che esiste un lieto fine ma in un altro multiverso
Ho pregato di sparire e di darmi per disperso
Ma non ti puoi nascondere se scappi da te stesso
Per trovare il mio posto nel mondo
Devo lasciare il mio mondo al suo posto
Non ho mai avuto nulla da spartire insieme a loro
Ma ti giuro mi è servito per capire chi non sono
Per trovare il mio posto nel mondo
Devo lasciare ogni cosa al suo posto
D’ora in poi sarò felice di nascosto
Ho imparato a mie spese a non scherzare con il vuoto
Vedo gente stanca io spero risponda al fuoco
Quando il gioco si fa duro capisci che non è un gioco
Ancora troppi scudi e troppi pochi Sanpietrini
Le rivoluzioni sono idee che incontrano i fucili
Questa dolce vita l’ho sempre percepita amara
Una Repubblica fondata sui morti della lupara
Mi ha sussurrato piano ma con voce molto chiara
La liberta non si compra ma si paga cara
E poi ci troveremo come le star
A mischiare del whisky al Lexotan
Quando la realtà spaventa più dell’aldilà
Ti ritrovi con più amici in farmacia che al bar
Ho fatto errori che non se n’è andranno via col tempo
Di quelli che più cancelli e più ti resta il segno
Cicatrici chiuse fuori
Ma ferite aperte dentro
sono pieno di colori
una farfalla di cemento.
Il significato di Temet Nosce
Come spesso accade questa nuova canzone di Fedez prende ispirazione dalla sua vita, ma anche dall'industria nella quale si muove lui stesso, come racconta nella prima strofa di Temet Nosce quando canta che nessuno gli ha regalato nulla, definendo alcuni colleghi come burattini e schiavi dell'industria che definisce come "una playlist di gente vuota con le tasche piene". Fedez torna sulle sue origini difficili, nato dove si cresce in fretta, rappa, e torna a parlare di farmaci quando cita la colazione col Rivortil, un farmaco a base di Clonazepam, appartenente alla classe delle benzodiazepine, anticonvulsionante – usato per chi soffre di epilessia – e ansiolitico come scrive l'Agenzia italiana del farmaco. Poco dopo citerà anche il Lexotan, in un paio di barre che riprendono Vita spericolata di Vasco Rossi
Il cantante racconta di sé, della sua voglia di sparire e darsi per disperso "ma non ti puoi nascondere se scappi da te stesso" e con i suoi colleghi non ha mai condiviso nulla "Ma ti giuro mi è servito per capire chi non sono". Uno dei passaggi cruciali della canzone, però è alla fine quando dice "Ho fatto errori che non se n’è andranno via col tempo, di quelli che più cancelli e più ti resta il segno" e poi cita le Cicatrici chiuse fuori Ma ferite aperte dentro