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Scoperta in Egitto la mummia più antica di sempre: era chiusa in un sarcofago da 4300 anni

È ricoperta di foglie d’oro e pare sia la mummia più antica mai trovata fino ad ora. Trovata in un sarcofago a Saqqara, in Egitto, un luogo di sepoltura a sud del Cairo.
A cura di Cristina Somma
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This undated photo provided by the Egyptian Ministry of Tourism and Antiquities shows archeologists opening a sarcophagus unearthed in a vast necropolis south of Cairo, that is part of a recent discovery authorities announced Monday, Oct. 19, 2020, in Saqqara, south of Cairo, Egypt. The Tourism and Antiquities Ministry said in a statement that archaeologists found a “large number” of colorful, sealed sarcophagi buried more than 2,500 years ago. (Ministry of Tourism and Antiquities via AP)
Archeologi aprono un sarcofago dissotterrato a Saqqara, sud del Cairo, in Egitto. (Lapresse/Ministry of Tourism and Antiquities via AP)

A Saqqara, in Egitto, è stata scoperta la mummia più antica mai trovata fino a oggi. È ricoperta di foglie d'oro e pare appartenga a un uomo chiamato Hekashepes. Era chiusa in un sarcofago che non veniva aperto da circa 4.300 anni. Gli archeologi l'hanno rinvenuta giovedì scorso in un canale di 15 metri situato in una zona in cui non venivano sepolti i faraoni, ma persone a loro vicine e uomini facoltosi.

In quello stesso luogo sono state trovate anche altre tre tombe di persone la cui identità è stata già scoperta dagli esperti. Una pare appartenga a un ‘custode segreto', mentre la più grande delle mummie emerse da tutta l'antica necropoli sarebbe di un sacerdote, ispettore e supervisore di nobili chiamato Khnumdjedef. La terza invece si pensa sia appartenuta a un giudice e scrittore di nome Fetek e nella sua tomba è stata scoperta una collezione di statue, le più grandi mai trovate nella zona. Dagli scavi condotti dagli archeologi in Egitto, in quella cittadina a sud del Cairo già famosa per le sue piramidi, pare non siano infatti emerse solo tombe, ma anche oggetti di vario tipo e ceramiche. Tutto risalente, secondo l'ex ministro delle Antichità egiziano, nonché archeologo, Zahi Hawass a un periodo compreso tra il XXV e il XXII secolo A.C. circa.

"Questa scoperta – ha spiegato Ali Abu Deshish, archeologo coinvolto negli scavi – è molto importante perché mette in relazione i re con le persone che vivevano intorno a loro". Saqqara è stato un luogo di sepoltura attivo per più di 3.000 anni ed è stato dichiarato Patrimonio dell'Umanità dall'Unesco. Si trova nei pressi dell'antica capitale egizia Menfi e ospita diverse piramidi, come quella a gradoni situata vicino al pozzo in cui è stato trovato il sarcofago con la mummia di Hekashepes. Una scoperta che si aggiunge a quella di Luxor in cui pochi giorni fa gli archeologi hanno scoperto una città residenziale intera di epoca romana, risalente al II e III sec. D.C., dove sono emersi edifici residenziali, torri e ‘officine' in cui sono stati trovati vasi, utensili e monete romane.

La BBC scrive che il governo vorrebbe attirare un maggior numero di turisti, per cui spera fortemente che possa verificarsi con l'apertura del Grande Museo Egizio prevista per quest'anno, dopo diversi ritardi accumulati. L'auspicio è di attirare circa 30milioni di turisti all'anno entro il 2028, ma i critici hanno accusato lo stesso governo egiziano di dare priorità a scoperte che attirano l'attenzione dei media, piuttosto che alla ricerca accademica per raggiungere un maggior numero di turisti.

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