Pubblica il suo primo libro di poesie a 101 anni: l’esordio da record di Sarah Yerkes
Qual è l’età migliore per scrivere poesie? Guardando alla storia dell’americana Sarah Yerkes, verrebbe da rispondere “quella che uno ha”: la donna, originaria di Cleveland e oggi residente vicino Washington D. C., ha appena esordito con il suo primo libro di poesie intitolato “Days of Blue and Flame”. Nulla di particolare fin qui, se non fosse che questa poetessa esordiente ha appena raggiunto l’importante traguardo dei 101 anni. La sua storia sta facendo il giro del mondo, insieme alle sue poesie, insieme ai suoi versi molto emozionanti.
Sarah vanta già un passato nel mondo della creatività e dell’arte: laureata in design ad Harvard, la donna ha avuto una lunga carriera da architetto e da scultrice. Anche quest'ultima passione è arrivata “tardi”, a 50 anni, all'epoca del suo secondo matrimonio: Sarah viveva nel Watergate, la sua carriera era avviata e i figli cresciuti. “Ho pensato, oh mio Dio cosa mi succederà?”: così la donna ha deciso di dare seguito a quella passione che non aveva mai potuto coltivare, quella della scultura. “Ho iniziato a frequentare un corso, e presto sono arrivata a voler esporre le mie opere”.
Una mente curiosa e vivace, quella di Sarah, che l’ha portata a scoprire la scrittura solo qualche anno fa: anche in questo caso, frequentando un corso presso la comunità di pensionati dove risiede ad Ingleside, Rock Creek, vicino Washington. Compiuti i 100 anni, Sarah pubblica anche il suo primo libro di poesie con Passager Books, un editore specializzato nella pubblicazione di autori over 50.
“Un messaggio per le future generazioni, scritto con la voce calma e generosa dell’intelligenza e della compassione”: così l’editore ha presentato le 78 pagine che compongono il volume, denso di versi molto personali, autobiografici, ma anche capaci di raccontare un mondo che ormai non esiste più. Sarah ha ripercorso gli anni più intensi della storia degli Stati Uniti, dando voce ai dissidi interiori di una generazione che iniziava a fare i conti con le discriminazioni e le violenze.
Ma si tratta anche di un libro molto intimo, talmente intimo che Sarah ha ancora difficoltà a pensare che qualcun altro possa leggere i suoi pensieri: “stavo solo scrivendo per me”, spiega la donna. Il libro rappresenta un vero e proprio viaggio nella vita di Sarah, che va dal rapporto con i genitori a quello con i suoi figli, passando per la terribile perdita di uno di essi a causa di una malattia. Ci sono i ricordi di sua madre che cuciva coperte di patchwork, e tutto un universo di emozioni e sensazioni che è esploso improvvisamente, alla soglia dei 101 anni: un esempio di come la poesia sia davvero capace di raccontare la vita.
