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Le critiche a Fabri Fibra dai fan di Liam Payne: “Tu puoi ammazzarti come il cantante dei One Direction”

Fabri Fibra, dopo l’uscita dell’11° album in studio Mentre Los Angeles Brucia, ha ricevuto delle critiche per la presenza di barre su Liam Payne e Sangiovanni in Karma Ok. Qui l’analisi e la risposta del rapper.
A cura di Vincenzo Nasto
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Fabri Fibra, 2025
Fabri Fibra, 2025

Mentre Los Angeles Brucia è il nuovo album di Fabri Fibra, l'11° in studio per il rapper di Senigallia che contiene al suo interno le collaborazioni con Gaia, Joan Thiele, Massimo Pericolo, Nerissima Serpe e Papa V, Tredici Pietro e Noyz Narcos, oltre al sample de L'Avvelenata di Francesco Guccini che apre il disco. Tra i brani che, involontariamente, hanno acceso le discussioni sul disco, c'è anche Karma Ok: dall'uscita di Mentre Los Angeles Brucia, in molti su X hanno commentato alcuni passaggi testuali della canzone, proprio nella prima strofa. Infatti, come recita il testo: "Sono l'eletto, sempre sul pezzo, tu puoi ammazzarti come il cantante dei One Direction".

Le accuse dei fan degli One Direction nei confronti di Fabri Fibra per la rima su Liam Payne

Il riferimento è chiaramente diretto a Liam Payne, l'autore scomparso lo scorso 16 ottobre in Argentina, dopo esser caduto dal terzo dell'hotel Casa Sur nel quartiere di Palermo, a Buenos Aires a 31 anni. Una punchline che non sembra esser stata gradita dai fan della band britannica, che su X hanno commentato con sdegno. Tra i messaggi c'è chi condanna Fibra di aver cercato un momento di notorietà (sic) attraverso una barra conflittuale come quella su Liam Payne, e chi lo ha accusato di poco tatto nei confronti del tema della salute mentale e della fragilità emotiva degli artisti. Un momento che ritornerebbe anche successivamente nella strofa, quando nel name dropping di Fibra capita anche Sangiovanni: "Come bere e poi vomitare tutti i miei drammi e il disco lo droppo, chi ca**o pensavi fossi, Sangiovanni?".

Dalla condanna per A me di te al rap come forma di rottura

Le accuse e le critiche nei confronti di Fabri Fibra si inseriscono in una linea temporale in cui, solo un mese fa, l'artista era stato condannato, insieme alla Universal Music Italia, in cassazione al pagamento di 70mila euro a Valerio Scanu per diffamazione, contenuta in una porzione di testo della canzone A me di te, che è possibile ascoltare nell'album Guerra e Pace del 2013. In merito al dilemma sulla censura, proprio poche settimane fa, intervistato da Fanpage.it, Fabri Fibra aveva spiegato la sua versione: "Intanto la sentenza è la sentenza, però penso esattamente il contrario di quello che si dice: l'artista è liberissimo di dire quello che vuole perché io l'ho detto. Poi ci sono delle cose che puoi dire senza pagare conseguenze e cose che puoi dire pagandole, ma se sei un artista non ti devi interessare. La domanda che faccio io è: tu artista dici quello che vuoi dire o di dici solo quello che non ti farà pagare delle conseguenze?".

La presenza di Andrà tutto bene nel racconto dell'album Mentre Los Angeles Brucia

Proprio legandosi all'intervista, è interessante osservare il punto di vista di Fabri Fibra sull'azione di rottura del rap, anche nel racconto: "Generalmente il rap va a infilarsi dove c'è la ferita aperta, mentre la canzone italiana sulla ferita ci mette un bel cerotto a forma di cuore, questa è la grossa differenza, il rap è di rottura". E proprio in merito ai riferimenti testuali e all'immaginario ultraventennale del rapper di Senigallia è importante discutere, sia nella punchline che interessa Liam Payne, sia di quella che vede protagonista Sangiovanni. Anche perché, nello stesso album è contenuto un brano come Andrà tutto bene, in cui viene descritta la storia di Anna e Marco, rispettivamente vittime di revenge porn e bullismo.

La natura dissacrante di Fabri Fibra e il messaggio per Sangiovanni post-Sanremo 2024

In un album come Mentre Los Angeles Brucia, la sola speculazione su alcune immagini dissacranti e violente sembrano distruggere la visione di Fabri Fibra, soprattutto se non si tiene conto della modalità di racconto a cui l'autore di Senigallia ci ha abituato. Ma ancor di più è necessario uscire dall'attualità e dal momentum della strofa, soprattutto in merito a Sangiovanni. I due autori hanno prima di tutto collaborato, ma soprattutto, dopo l'annuncio post-sanremo di Sangiovanni, Fabri Fibra era stato uno degli autori ad aver speso delle parole nei suoi confronti: "Se questo mestiere fosse facile lo farebbero tutti, è difficile reggere alla pressione. Bisogna circondarsi di persone che sappiano interpretare i tuoi stati d’animo e i segnali che mandi. Devi circondarti di persone che possono aiutarti nei momenti difficili. Mando un saluto a Sangiovanni, perché tra l’altro sono nel suo nuovo disco, e capisco perfettamente e rispetto tantissimo la scelta che ha fatto di dire: non son pronto, non esco".

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