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Le 10 frasi e battute più belle di Gigi Proietti

Gigi Proietti è stato per quasi sessant’anni un talento comico trasversale al teatro, cinema e televisione del nostro Paese. Per decenni ha incarnato la quintessenza della comicità italiana, traghettandola dal mestiere di capocomico a quella di intrattenitore televisivo. Alcune delle sue frasi e battute più belle resteranno per sempre nella memoria condivisa degli italiani. Eccone un esempio in dieci formidabili aforismi.
A cura di Redazione Cultura
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Ci ha lasciato nel cuore della notte Gigi Proietti. Il suo cuore non ha resistito, proprio nel giorno in cui avrebbe compiuto 80 anni. Ricoverato in condizioni molto serie da due settimane, l'attore e comico italiano – uno dei personaggi pubblici e del mondo dello spettacolo più amati nel nostro Paese – si è spento per arresto cardiaco, lasciando un vuoto immenso tra familiari e tra quanti lo avevano seguito in più di messo secolo di brillante carriera, frutto del suo genio comico, della sua impareggiabile capacità di attore, dal teatro al cinema, fino ad arrivare alla televisione. Tra le tante opere teatrali, filmiche e televisive che ci lascia, Proietti è stato un grande "battutaro", uno di quei comici di antica formazione capace di trovare immediata convergenza con il pubblico, ma anche un uomo di spirito e riflessione acuta. Ecco alcune delle sue frasi più belle in questa veste.

Le 10 frasi più belle di Gigi Proietti

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  • La televisione è un apparecchio che ha trasformato la cerchia familiare in un semicerchio.
  • Mi diverto e mi pagano pure. È una pacchia.
  • “Potrei esserti amico in un minuto, ma se nun sai ride mi allontano. Chi non sa ride, mi insospettisce.”
  • “Vivi, lascia vivere ma soprattutto… nun te fa pijà per culo.”
  • “Signor Conte io non scherzo. Non scherzo mai.. Io gioco. Sì, er gioco è una cosa serissima. Perché chi scherza lo fa pe divertisse, ma chi gioca punta, s’illude, s’inventa un lieto fine.. Che non arriva mai.”
  • Non sono stati i mass media a far resuscitare il mito Battisti. Ma il suo mito a far risuscitare i mass media.
  • Ma bisogna ricordarsi che il teatro non è la tv. In tv ogni settimana devi dire cose diverse perché il pubblico è lo stesso. In teatro ogni sera il pubblico cambia ed è il testo a rimanere lo stesso. Sennò pure Petrolini avrebbe dovuto smettere di fare Gastone.“
  • Ringraziamo Iddio, noi attori, che abbiamo il privilegio di poter continuare i nostri giochi d'infanzia fino alla morte, che nel teatro si replica tutte le sere.
  • Benvenuti a teatro, dove tutto è finto ma niente è falso.
  • Ricordare è un mestiere rischioso, perché ha bisogno di stimoli forti.

Gigi Proietti morto: il cordoglio del mondo dello spettacolo

Dopo la morte di Gigi Proietti, arriva il cordoglio di tanti artisti giunge via social. Alessandro Gassmann, con cui Gigi Proietti aveva lavorato nel suo “Il premio”, è stato tra i primi a lasciare un ricordo: “Ciao Maestro e amico”. Anche Aurelio De Laurentiis, storico produttore e presidente del Napoli, ha scritto: “Unico e irripetibile, un percorso di romanità eccelsa”.

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