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Opinioni

E se a Napoli qualcuno avesse trovato il modo per salvare il cinema in sala?

Da dieci anni la rassegna “Venezia a Napoli” porta in sala un pubblico, sempre più numeroso e sempre più giovane, ad assistere ai film della Mostra Internazionale del Cinema di Venezia. Nell’anno della pandemia, in cui il programma si sta svolgendo online, resta un esempio da seguire per chi ha in mente di salvare il cinema. Senza sterili contrapposizioni con lo streaming.
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Quest'anno è capitato, leggendo le tanto venerate classifiche di fine anno del New York Times o di prestigiose riviste specializzate, come Cahiers du cinéma, di imbattersi nel nome di Frederick Wiseman e del suo ultimo ‘City Hall‘, film di quasi cinque ore dedicato all'esplorazione della vita amministrativa della città di Boston e al suo progetto politico in chiave alternativa a quello di Donald Trump messo in piedi dal democratico Martin Welsh. Il grande regista novantenne ci ha regalato, nell'anno della pandemia e delle elezioni presidenziali USA, l'ennesimo capolavoro della sua produzione ormai vastissima. Verrebbe da chiedersi se in Italia, dopo la fiammata di interesse dovuta alla presentazione di ‘City Hall' alla Mostra Internazionale del Cinema di Venezia 2020, a qualcuno è saltato in mente di andare a recuperare questo film considerato da prestigiose testate (come quelle citate in apertura) uno dei film dell'anno.

Questo lungo preambolo per dire che da Napoli, in questi giorni, è partita la rassegna "Venezia a Napoli. Il cinema esteso" che porta di consueto una prestigiosa selezione di film e ospiti della importante manifestazione veneziana nella città partenopea e giunta, per sua sfortuna, alla decima edizione nell'anno in cui è venuta meno la possibilità di incontrare dal vivo gli ospiti e soprattutto godere di film talvolta esclusi dal circuito della distribuzione ufficiale. In dieci anni, con la forza di un morso che non molla, ‘Venezia a Napoli' ha saputo coltivarsi un suo pubblico, sempre più vasto e giovane e – dato non trascurabile – lo ha fatto partendo dalla periferia di una metropoli del Sud attraversata da dinamiche complesse come il capoluogo campano.

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Quest'anno la rassegna ideata da Antonella Di Nocera ci prova con una modalità “straordinaria” dovuta all'emergenza Covid-19, approdando online fino al 20 dicembre per il territorio italiano sulla piattaforma MYmovies.it. Così, per celebrare il decennale della rassegna, oltre ai diversi film in esclusiva, concessi solitamente per la comunità del cinema a Napoli, ma ora fruibili in streaming con una iscrizione, ci saranno eventi speciali con alcuni protagonisti del cinema mondiale: le due Masterclass con Tsai Ming-liang e Shin’ya Tsukamoto e l'anteprima speciale che si è tenuta il 14 dicembre scorso con il già citato Frederick Wiseman. Con "IL LIVE delle 19" sui social e sul sito della rassegna, oltre che sempre su MYmovies, gli organizzatori hanno poi fatto la scelta di conservare il momento "sacro dell'incontro", questa volta in una dimensione da “salotto virtuale”. Dunque incontri on line con Jasmine Trinca, Alice Rohrwacher, Andrea Segre e gli autori dei film internazionali Kamir Aïnouz, Hilal Baydarov, Azra Deniz Okyay, Merawi Gerima, Philipp Yuryev, Li Dongmei, Nathan Grossman, Renato Terra, Ricardo Calil.

Un fitto programma che chiunque tra i lettori italiani delle classifiche, del New York Times e dei Cahiers du cinéma, può gustarsi declinandolo secondo i suoi gusti. E magari scoprire questa piccola realtà del Sud, che si candida in futuro come una buona prassi ed esempio che andrebbe imitato soprattutto sul versante "pedagogico", magari preso a modello da realtà ben più grandi e finanziate. La stessa Mostra del cinema di Venezia, che per l'anno venturo, come ha annunciato in collegamento streaming il suo direttore Alberto Barbera, presenterà importanti novità nella relazione col pubblico, tenendo sempre a mente che la sala resta il "luogo migliore dove guardare un film", potrebbe prendere a prestito la traccia di chi il pubblico in questi anni lo ha fatto crescere senza trattarlo solo come occasione di profitto. E sia chiaro che di profitto, nel mondo del cinema, noi ci auguriamo che ce ne sia a partire da un futuro vicino. Nonostante la vulgata ritenga ineluttabile la sopraffazione della sala ad opera delle piattaforme in streaming, infatti, non è per nulla scontato che debba andare così. Ma per farlo dobbiamo ricostruire una relazione tra pubblico e sala, smontando innanzitutto quelle idee feticcio ampiamente non verificate, secondo cui le due modalità debbano escludersi e che nuovo pubblico per il cinema in sala sia impossibile da creare.

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Scrittore, sceneggiatore, giornalista. Nato a Napoli nel 1979. Il suo ultimo romanzo è "Le creature" (Rizzoli). Collabora con diverse riviste e quotidiani, è redattore della trasmissione Zazà su Rai Radio 3.
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