È morto Perry Bamonte, il chitarrista dei Cure aveva 65 anni, il ricordo della band: “Vitale per la nostra storia”

Perry Bamonte, chitarrista e tastierista dei Cure, è morto a 65 anni dopo una breve malattia. Ad annunciarlo è la band con una nota sul loro sito ufficiale in cui non danno molte informazioni su cosa sia successo. "È con enorme tristezza che confermiamo la morte del nostro grande amico e compagno di band Perry Bamonte" si legge nella nota in cui la band lo definisce "silenzioso, intenso, intuitivo, costante ed enormemente creativo, ‘Teddy' è stato una presenza dal cuore caldo e una parte vitale della storia dei The Cure". Bamonte è stato con i Cure dal 1990 al 2005 e successivamente dal 2022 al 2024, iniziò come tecnico delle chitarre di Robert Smith, frontman della band e per la prima volta suonò nell'album del 1992 "Wish"
"Occupandosi di ‘prendersi cura della band' dal 1984 al 1989, è diventato membro a tempo pieno dei The Cure nel 1990, suonando chitarra, basso a sei corde e tastiere negli album Wish, Wild Mood Swings, Bloodflowers, Acoustic Hits e The Cure, oltre a esibirsi in più di 400 concerti nell’arco di 14 anni" si legge sempre nella nota pubblicata dalla band: "È rientrato nei The Cure nel 2022, suonando altri 90 concerti, alcuni dei migliori nella storia della band, culminati con il concerto Songs of a Lost World a Londra il 1° novembre 2024. I nostri pensieri e le nostre condoglianze vanno a tutta la sua famiglia. Ci mancherà profondamente".
In Wish suono basso e tastiere e il basso a sei corde nei singoli "Friday I'm in Love" e "A Letter to Elise", mentre successivamente si concentrò maggiormente sulla chitarra, oltre a curare la direzione artistica e la fotografia in alcuni album della band. Nato nel 1960 a Londra aveva frequentato la scuola assieme a Martin Gore, co-fondatore dei Depeche Mode – e cominciò a suonare la chitarra a 17 anni. Fu suo fratello che faceva il roadie per i Depeche Mode a procurargli lo stesso lavoro, ma per i Cure, diventando, poi, backliner, assistente tour manager e tecnico delle chitarre.
Fu lui a prendere il posto di Roger O'Donnell alle tastiere quando nel 1990 decise di lasciare il gruppo. Solo che suonava lo strumento solo da poco tempo, e a insegnarglielo era la sorella di Smith. Divenne il chitarrista solista della band nel 1994, quando andò via Pearl Thompson e il ritorno di O'Donnell l'anno successivo gli permise di concentrarsi maggiormente sulla chitarra. Nel 2005, però, lasciò la band e si prese un anno di pausa, ma successivamente suonò nella superband Love Amongst Ruin e nel 2019 fu inserito nella Rock and Roll Hall of Fame. Rientrò nella band nel 2022.