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È morto lo scrittore Tom Wolfe: l’autore de Il falò delle vanità aveva 87 anni

Il suo agente, Lynn Nesbit, ha reso noto che l’autore di “Il falò delle vanità” si è spento in un ospedale di Manhattan dove era ricoverato per un’infezione.
A cura di Biagio Chiariello
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Tom Wolfe, scrittore e giornalista statunitense, è morto oggi a New York, dove era ricoverato in un ospedale di Manhattan per le complicazioni di una infezione. A dare la tragica notizia è stato il suo agente, Lynn Nesbit. Aveva 87 anni. Wolfe – il suo nome completo era Thomas Kennerly Wolfe Jr. – era diventato famosissimo in tutto il mondo nel 1987 con il romanzo Il falò delle vanità, ma già allora aveva pubblicato diversi apprezzati lavori di non fiction. Col suo new journalism aveva radicalmente il modo di raccontare la società americana.

Chi era Tom Wolfe

Cronista e critico d'arte, Wolfe – nato il 2 marzo 1931 a Richmond – era, come detto, considerato il padre del new journalism,che ha come parola d’ordine "raccontare, raccontare, raccontare", e della NonFiction, che alterna cronaca e invenzione. Ha coniato alcune espressioni diventate poi celebri a livello mondiale come "radical chic" e "the right stuff" e "the Me Decade": in particolare, nel 1970 aveva pubblicato Radical Chic & Mau-Mauing the Flak Catchers, un libro composto da due articoli già pubblicati sul New York Magazine, dove per la prima volta veniva coniato il termine. La sua attività di reporter era iniziata allo Springfield Union nel 1957 e tre anni dopo venne assunto presso il Washington Post dove restò fino al 1962. Si trasferì poi al New York Herald Tribune. Tra i suoi libri, pubblicati in Italia da Mondadori, oltre a “Il falò delle vanità”, ci sono anche “Un uomo vero”, “Io sono Charlotte Simmons”, e “Le ragioni del sangue”.

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