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È morto Domenico Gigi Canu, fondatore dei Planet Funk: aveva 66 anni

È morto a 66 anni Domenico GG Canu, fondatore dei Planet Funk: a darne notizia è la stessa band sui propri canali social.
A cura di Francesco Raiola
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Domenico GG Canu
Domenico GG Canu

È morto a 66 anni Domenico GG Canu, fondatore dei Planet Funk, una delle band italiane più famose nel mondo. Il musicista, che aveva fondato la band nel 1999 assieme ai due tastieristi Marco Baroni e Alex Nerii e al bassista Sergio Della Monica, è scomparso la scorsa notte, come ha scritto la stessa band sui propri canali social: "È con grande dolore che comunichiamo la prematura scomparsa di Domenico Gigi Canu che si è spento oggi all’età di 66 anni" si legge sulla pagina Facebook della band che condivide anche una sua foto mentre suona. "Informazioni sulle esequie verranno comunicate appena possibile." comunica la nota stampa inviata dall'ufficio stampa del gruppo. Il Mattino scrive che il musicista era malato da tempo e aveva un tumore al Colon: nel 2018 morì l'altro fondatore Della Monica.

Il chitarrista era stato il fondatore, assieme ad Alessandro Sommella e allo stessa Della Monica dei napoletani Souled Out che decisero di fondersi con i sarzanesi Kamasutra, ovvero Marco Baroni ed Alex Neri. La band divenne in poco tempo un vero e proprio fenomeno internazionale, benché già nelle precedenti formazioni entrambe avevano canzoni che avevano ottenuto un ottimo riscontro al di fuori dai confini internazionali. Ma il successo arrivò nel 2000 quando pubblicarono Chase the Sun, cantata dal finlandese Auli Kokko che riprendeva il tema "Alla luce del giorno" di Ennio Morricone, ottenendo un grande riscontro internazionale.

Un grande successo lo ebbero anche l'anno successivo, nel 2001, quando i Planet Funk pubblicarono Inside all the People, cantata dall’inglese Dan Black che fece sì che la band riuscisse a confermare la statura di band internazionale. Al Mattino, Canu parlò così dell'esordio del collettivo: "Volevamo fare qualcosa di diverso, di urgente. Eravamo difficili da definire e non volevamo essere definiti, non avevamo un cantante e non lo volevamo avere, in Italia ci presero per pazzi, ci dissero che non avremmo mai venduto un disco, poi ci mise sotto contratto la Virgin inglese, conscia dei successi che singolarmente avevano prodotto o firmato, ma anche del tiro del progetto".

In aggiornamento

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