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Danza: USA e Cuba in scena al Ravello Danza per la pace

Sul Belvedere di Villa Rufolo di Ravello vanno in scena i migliori ballerini cubani e statunitensi sulla scia del riavvicinamento politico di queste settimane.
A cura di Massimiliano Craus
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Karole Armitage tra le installazioni di Michelangelo Pistoletto
Karole Armitage tra le installazioni di Michelangelo Pistoletto

Da quando Barak Obama, Raul Castro e Papa Francesco sono stati nominati protagonisti della pace tra Washington e L'Avana, pare proprio che tutti gli altri quella pace l'abbiano subita passivamente con gioia, soddisfazione, risentimento o semplicemente indifferenza. Gli altri sarebbero quelli che la separazione l'hanno vissuta davvero sulla propria pelle e che oggi, chi più chi meno, vorrebbero esprimerne un'opinione  ma sono impossibilitati a farlo. Nel mondo della danza e del balletto, per fortuna, conosciamo un'ampia rappresentanza di fuoriusciti e fedelissimi che possono raccontare le proprie storie ad alta voce, così come conosciamo gli statunitensi che hanno fatto la pace coreutica con i cubani già da un bel po' di decenni. Evidentemente Tersicore non amava embarghi, confini e divieti per cui la danza è stata sempre un porto franco di libertà e fratellanza, proprio come ha voluto dimostrare la codirettrice artistica Laura Valente a Ravello, in occasione di questa 64^ edizione del Ravello Festival. Il programma ricchissimo di danza di questo festival ha esercitato il proprio fascino artistico e culturale anche al di là dell'Atlantico, con due serate dedicate proprio agli Stati Uniti ed a Cuba in un ideale abbraccio sulla scena del Belvedere di Villa Rufolo, meraviglioso balcone sospeso tra il mare ed il cielo della Costiera.

Ha aperto l'American Dream di Karole Armitage

Karole Armitage
Karole Armitage

Karole Armitage è una delle coreografe più apprezzate del panorama mondiale, soprattutto amata in Italia per i suoi numerosi trascorsi e la sua stessa volontà di lasciare il segno nei nostri teatri e con le nostre compagnie di balletto. Come per "Orfeo ed Euridice" rappresentato al Teatro di San Carlo di Napoli qualche tempo fa, antipasto di questa nuova presenza al Ravello Danza con una coproduzione dedicata proprio alla storia made in USA chiamata non a caso "American Dream". Il sogno dell'Armitage era quello di mettere in scena tutta la storia della danza americana ed oggi, a maggior ragione, il sogno è quello di scoprirsi un altro prezioso tassello del mosaico della pace. Ma come la stessa Karole Armitage ha precisato,

la danza non potrà mai sostituirsi alla politica. Semmai è la politica che deve seguire le orme di Tersicore, lasciate sul solco dell'amore, della bellezza, della solidarietà e di tutti i valori umani propri degli esseri viventi. L'uomo è nato per vivere insieme all'altro, in un'armonia che la danza riesce a mettere sempre in bella mostra. Se la politica saprà adattarsi a queste regole elementari, ma imprescindibili, allora si potrà parlare e scrivere di un contributo della danza alla politica e viceversa. Non a caso il titolo di questa serata è determinato dal dream, non irrealizzabile, che tutti devono concepire con il sorriso e la positività in tutte le cose quotidiane. Io ci credo fermamente e nella mia vita l'ho sempre dimostrato come donna e come coreografa. Da qui "American Dream" va visto come un omaggio alla danza dei Nativi americani eseguito dai membri delle tribù Navajo e Pawnee impegnati nella tradizionale "prairie chicken dance" (la danza del pollo della prateria), fino alla danza classica, contemporanea e free style interpretata negli ultimi due secoli negli Stati Uniti. Danza classica, moderna, contemporanea, hip hop, free style e tutto quanto possa descrivere appieno il mondo della danza a stelle e strisce.

Chiuderà Cubanìa en el Ballet il 20 agosto sul Belvedere di Villa Rufolo a Ravello

Cubanìa en el Ballet
Cubanìa en el Ballet

L'abbraccio tra Washington e L'Avana si stringerà definitivamente a Ravello, capitale dei due mondi in una serata che sarà senz'altro speciale. Non che il Ravello Festival ne avesse bisogno, per carità, ma stavolta la codirettrice artistica Laura Valente ha davvero lasciato un segno indelebile nel canovaccio coreutico in Costiera. Un segno di caratura internazionale come la reunion cubana organizzata sul Belvedere, proponendo in scena uno spettacolo incredibile e mai inscenato prima d'ora. Saliranno sul palco solisti e stelle del Ballet Nacional di Alicia Alonso, della nuova compagnia cubana di Carlos Acosta e ballerini cubani nel mondo, da Miami a Madrid, Londra a Roma, tutti formati alla Escuela Nacional de Ballet. In scena porteranno creazioni di Laura Aguero Domingo, coreografia per Viengsay Valdés della Danza Contemporanea de Cuba, e di Sandra Ramy della Compagnia Persona e Fábrica de Arte Cubano. La cornice dello spettacolo è una mostra di opere di Isabel Bustos, sotto l'egida della responsabile del progetto Elisa Guzzo Vaccarino con la collaborazione di Alfio Agostini in una produzione del Ravello Festival. La prima assoluta di "Cubanìa en el Ballet" sarà altresì arricchita da  performance, mostre, incontri, laboratori creativi e dibattiti nelle piazze, cortili, chiostri e giardini in programma dal 19 al 21 agosto per un calendario cubano capace di arrampicarsi fin sulla Costiera.

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