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Cosa è successo tra Fedez, Guè, Marra e Fibra: la storia dietro l’intervista a Belve

Fedez, ospite a Belve, intervistato da Francesca Fagnani, ha raccontato i propri inizi nel mondo della musica e gli scontri negli anni avuti con Guè, Marracash e Fabri Fibra.
A cura di Vincenzo Nasto
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Fedez, Belve 2024
Fedez, Belve 2024

Nell'attesissima intervista a Belve di Francesca Fagnani, Fedez è ritornato sui primi giorni nel mondo della musica, un argomento che più volte ha avuto differenti versioni o tracce, legato anche alla presenza di grandi personaggi che confluiscono nella storia. Spinto dalle domande della giornalista, Fedez ha raccontato il suo rapporto con la musica, ma soprattutto con gli altri player della scena, in particolar modo con chi ha avuto qualche acredine negli anni. I nomi sono sostanzialmente tre, i soliti: Fabri Fibra, Marracash e Gué. Gli scontri tra i quattro protagonisti sono riportati dalla stampa, ma anche con dissing che negli anni hanno levigato il rifiuto di una certa parte della scena rap, che vedeva in Fedez la deriva pop dopo un iniziale successo grazie alla scena rap.

Tra gli argomenti trattati, c'è sicuramente il rap come modello di sostenibilità e realizzazione economica, come afferma Fedez: "Ormai il rapper è diventato ciò che fino a qualche tempo fa veniva legato ai calciatori". Era un po' meno così in passato, nei primi anni in cui sono cominciate a girare le sue canzoni. Perché se da una parte, è innegabile sostenere che Fedez avesse già avuto alcune esperienze, come i due mixtape, tra cui il suo secondo BCPT, in cui c'era anche Emis Killa, i primi spiragli di successo arrivano grazie a Penisola che non c'è. Si tratta del primo album auto-prodotto, raccontato proprio dallo stesso Fedez a marzo nelle sue storie Instagram, con immagini dell'epoca, in cui era taggata anche la tatuatrice Silvia Brigatti, la sua ex fidanzata.

Il primo contatto con Tanta Roba di Gué e Dj Harsh

Fedez aveva rivelato: "Per Penisola che non c'è, avevo speso tutti i soldi che avevo per registrare il disco. Non avevo più soldi per girare dei video e quindi ho comprato una telecamerina. Ho risparmiato soldi e ho imparato a girare e montare i video: ai tempi c'era Final Cut 9, molto difficile". Lo stesso autore, nell'intervista a Belve, sottolinea come avesse utilizzato la musica rap anche per farsi degli amici, con i primi successi che "mi avevano fanno girare la testa, anche con deliri di onnipotenza, anche se non ho mai avuto grande considerazione di me stesso". Arriva in quel momento Tanta Roba, storica etichetta milanese condotta da Dj Harsh e Gué, a cui si attribuisce la definitiva esplosione del cantante, o l'effettivo lancio, secondo il racconto delle due parti.

Grazie all'etichetta, dov'erano presenti già Ernia e Ghali, nell'esperimento Troup D'Elite, ma anche Madman, Gemitaiz e Salmo, Fedez incomincia a suonare in giro con Guè e Dj Harsh. Queste immagini, rintracciabili anche in Zedef Chronichles, su YouTube, sembrano riprendere anche le affermazioni, a Belve, di Fedez. Infatti, il rapper racconta dei contrasti avuti con Fabri Fibra e Marracash, soprattutto a causa dei dissing, musicali e non: "Ai tempi mi faceva incazzare, perché gli stessi che mi insultavano erano quelli che mi proponevano i contratti tre anni prima. Credo abbia contribuito anche il fatto di non aver firmato per loro". C'è una figura che lega Fabri Fibra e Marracash, citata anche da Fedez nel brano Veleno per topic, ed è la manager discografica Paola Zukar: "La tua etichetta fuffa mezza truffa me lo suca, il manager di me stesso non sono una sanguizukar".

Paola Zukar risponderà anche al dissing di Fedez, nel suo libro Rap: Una storia italiana: "La libertà d'espressione non è nel nostro primo emendamento come negli Stati Uniti e il fatto di venir nominato in una canzone dà adito a molti di mettere sullo stesso piano una canzone o in un titolo di giornale. Si è parlato di me in una canzone oggettivamente brutta e nonché palesemente contraria alla realtà dei fatti. Ho conosciuto Fedez nel 2011, quando faceva un confuso mix di Mr. Simpatia e rap popolare. Le canzoni erano carine, tipo Tutto il contrario o Ti vorrei dire. Stava cerando un management e chiedeva a tutti ma ho declinato l'invito dopo un paio di mesi". Paola Zukar spiegherà anche, secondo la sua versione, che Fedez in Veleno per Topic avrebbe nominato anche Marracash, invitandolo ad apparire nel video per hype: una richiesta che venne rifiutata. Arrivò, solo nel 2015, all'interno del disco Status del rapper di Barona, un riferimento ai fatti avvenuti, in A volte esagero: "Marra non è tipo che puoi dissare per farti un po' di promo facile, sulla carriera tua metto una lapide grossa come una fottuta piramide".

Negli anni, gli scontri verbali aumenteranno con l'arrivo di Santeria di Guè e Marracash e Comunisti col rolex di J-Ax e Fedez, ma anche con Fibra: dagli attacchi a X Factor di Fedez a Fibra, attraverso Mika, alla canzone Il rap nel mio paese, in cui è contenuta la barra: "Odio i rapper banali chi li produce e chi li segue, 10 in comunicazione, non uso mai l'inglese, ora faccio un'eccezione Fuck Fedez". Tra gli autori, scontratisi con Fedez, Guè è sembrato anche quello meno escludente. Fedez, durante l'intervista a Belve, ha sottolineato come Guè non l'avesse individuato per primo "Cosimo (il vero nome di Guè) mi ha scoperto che ero già famoso", ironizzando anche sulle parole del rapper: "Dice che mi ha lanciato, e fa questa battuta che avrebbe dovuto lanciarmi un po' più in là". Anche dopo gli scontri però, Guè è stato uno degli artisti a salire sul palco di San Siro il 1° giugno 2018: una pace durata il tempo dell'intervento musicale sul palco.

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