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Covid 19

Coronavirus, Google Arts & Culture “apre” 2500 musei online

Un viaggio tra i musei internazionali che aderiscono alla rete di Google Arts & Culture per andare alla scoperta dei più grandi capolavori dell’umanità, dalle opere di Frida Kahlo in Messico alle tele di Van Gogh al Musée d’Orsay a Parigi. In epoca di Covid-19 la cultura diventa disponibile online.
A cura di Redazione Cultura
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Autoritratto- Van Gogh
Autoritratto- Van Gogh
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Dal Musée d'Orsay al MoMa di New York City, passando per il museo Frida Kahlo in Messico e alla National Gallery di Londra, e arrivando agli Uffizi di Firenze. Basta andare sulla mappa del mondo e cliccare dove vorremmo andare per trovarci catapultati online, grazie a Google Arts & Culture, al cospetto delle maggiori opere d'arte della storia dell'umanità. Al tempo del coronavirus, chiusi in casa a rispettare le regole della quarantena, possiamo però quantomeno goderci quei luoghi virtualmente.

2500 musei internazionali online

Sono circa 2500 i musei internazionali che mettono a disposizione i propri capolavori attraverso un imperdibile tour online. Se fino alla diffusione del Covid-19 si trattava di un ottimo strumento conoscitivo, in grado di corroborare i programmi dei nostri viaggi futuri o passati, adesso si tratta di una necessità. L'unica, con la chiusura di tutti i maggiori musei al mondo a causa del coronavirus, con cui camminare per i corridoi e ammirare i dipinti di Van Gogh, di Frida Kahlo e di Caravaggio.

Camminare nei musei con Google street view

Quasi sempre, nei musei che fanno parte della rete virtuale di Google Arts & Culture,  è possibile navigare attraverso intere mostre on-line. In molti altri casi, invece, come nel Musée d'Orsay a Parigi, si può addirittura camminare all'interno delle sale e muoversi in totale libertà virtuale tra i capolavori, utilizzando Google street view.

Diverse le funzionalità, dalla ricerca dell'arte e della cultura vicina a quella più lontana, attraverso una profilazione dei nostri gusti e, naturalmente, la ricerca di opere singole. Anche se resta imbattibile l'esperienza di godersi tutto per sé e a portata di click, l'esperienza di muoversi liberamente per i musei. Non proprio come in "Fino all'ultimo respiro" di Jean-Luc Godard, ma quasi.

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