Antonia dopo Amici 24: “I giudizi mi hanno bloccata, non riuscivo più a cantare. Critiche al Pride? Frustranti”

È stata una delle voci più dirompenti dell'ultima edizione del talent di Amici: entrata lo scorso 15 novembre, in pochi non avrebbero scommesso sulla sua vittoria del programma. Stiamo parlando di Antonia Nocca, giovane interprete campana che ha pubblicato lo scorso maggio anche l'Ep post-Amici Relax, in cui sono stati aggiunti agli inediti del programma, i singoli Le Curve e Weekend. Antonia è stata protagonista di un tumultuoso percorso emotivo nel programma, ma anche fuori, dai commenti ricevuti per una possibile relazione con SenzaCri alle critiche dopo la sua esibizione al Pride di Milano: "Più che pesare, mi ha fatto sentire molto frustrata, anche perché mi sono presa tutte le critiche. Se fosse derivato da un mio errore, sarebbe stato frustrante, ma lì non era colpa mia". Qui l'intervista ad Antonia.
Come stai vivendo il periodo successivo alla tua avventura ad Amici?
Sicuramente molto sballottata. Sono felice di quello che sto facendo. È chiaro, è difficile pensare al fatto che da un giorno all'altro la mia vita è completamente cambiata, radicalmente. Sto cercando di gestirla anche mentalmente, poi credo che essere sempre impegnati sia una cosa positiva, almeno per me.
Perché hai scelto di completare il tuo primo Ep con Le Curve e Weekend?
Perché si legano alle relazioni tormentate, raccontate sempre in maniera leggera: mantiene il concept dell'album che è Relax.
E tu invece sei riuscita a trovare un momento per te in queste settimane?
Io sto ancora correndo, però ho avuto dieci giorni a Napoli in cui ho fatti tutte le cose che prima a tratti non potevo fare. Poi, chiaramente, quando ho qualche giorno cerco sempre di andare al mare, di vedere tutti i miei amici. Insomma ritagliarmi un momento mio.
Ti è pesato non poter festeggiare lo scudetto a casa?
Purtroppo non ho potuto, anche se devo ammettere che non capisco molto di calcio. Sono tifosa, quasi patriottica della mia provenienza e il calcio è un momento d'unione per me.
Come vivi il distacco con la città?
Mi tranquillizza molto sapere, ogni volta che mi sposto da Napoli, che ritornerò: devo dire anche che la Sicilia è un posto che mi piace, lo sento molto vicino, quasi casa.
C'è un elemento che ti provoca maggiore nostalgia?
Il mare. Per me è la cosa più importante. Arriva sempre il momento dell’anno in cui mi dico: ‘Io devo andare a mare. Adesso devo andare al mare'. È come se insieme all’acqua mi scivolassero addosso tutti i problemi.
Chi era Antonia prima di Amici? Come ti sei avvicinata alla musica?
Sicuramente la prima immagine che associo è quella di me nella mia cameretta: era questa la mia base di partenza. Per il resto, credo che la musica e il canto siano state frutto di una necessità: quella di una bambina di emettere suoni.
Come hai riconosciuto la peculiarità della tua voce?
Più che soffermarmi sull'estensione, credo di riuscire a dare molti colori alla mia voce, molte sfumature black. Anche perché la mia voce non è come quella di Giorgia, che ha una tecnica incredibile che è riuscita ad assorbire negli anni. Preferisco restare in un range medio, dopo posso riempire di sfumature la mia voce.
Spostandoci alla parentesi Amici, ti chiedo se ci sono state delle difficoltà di inserimento, essendo entrata il 15 novembre, tempo dopo gli altri partecipanti?
No, non c'è stato alcun problema d'inserimento. Mentre per il contesto televisivo, non credo di essermi realmente adattata alla fine, ma fortunatamente ci sono stati tutti gli altri ragazzi che mi hanno messo subito a mio agio, mi hanno accolto benissimo.
Hai mai sentito la competizione con gli altri?
Poco, però ti dico la verità: sono io a non essere una persona competitiva. Diciamo che nei momenti finali, in quelli cruciali del Serale si è sentita di più.
Hai più volte detto che tendi a metterti i bastoni tra le ruote da sola: com'è successo ad Amici?
Credo sia il mio cervello a continuare a mettermi in situazioni in cui penso di non potercela fare, mentre il limite sono solo io e le mie aspettative. Diventa un meccanismo in cui metto in dubbio tutto ciò che ho fatto, sempre, fino a quando non mi cade tutto addosso.
C'è stato un momento, nella casa, in cui ha detto che non pensavi di saper più cantare.
È stato un brutto mese, non sapevo cosa dovevo fare. Non riuscivo a capire perché non riuscivo a cantare.
Cosa ti pesava di più?
L'ansia, perché sono sempre stata molto passiva nella programmazione del mio futuro. Prima di entrare ad Amici vedevo la musica solo come un hobby, quindi quando ne ho visto l'aspetto lavorativo mi ha spaventato.
Quando è cambiata la situazione?
Mi è capitato un momento in cui cercavo di metterci sempre qualcosa in più, anche perché non riuscivo a capire perché non mi emozionasse più cantare, ma soprattutto non riuscivo a far emozionare le altre persone. C'è stato un periodo in cui ho pensato che non ci fosse nulla da fare e mi sono dovuta fermare. Ho riprovato a cantare ascoltando solo il suono della mia voce.
E da lì in poi?
Ho iniziato a mettere tutto in un ordine pratico: sapevo che pesavano su di me prima i miei giudizi, ma anche quelli degli altri, sulla mia voce. Ho iniziato a non reagire più a tutti gli sguardi, ai giudizi delle persone. Mi sono lasciata andare.
Quanto hanno pesato, se l'hanno fatto, le critiche?
Sono arrivata al punto in cui non potevo ascoltare chi si mette a scrivere, argomentare in maniera negativa, solo per il gusto di farlo.
Ti volevo chiedere — ho fatto questa domanda anche a Niccolò e TrigNO — se avessi dei rimorsi riguardo alla vittoria finale, non del programma, ma della categoria canto.
No, chiaramente in quel momento ci sono rimasta male, lì per lì. Però, in realtà, sia prima che subito dopo, mi dicevo che qualsiasi cosa mi sarebbe andata bene lo stesso. Alla fine abbiamo fatto una cosa veramente importante, una cosa molto bella. Rimane quella, non per forza il primo posto. Anche perché per me tutte le persone che sono uscite prima erano molto valide, e lo sono ancora.
Ci sono stati commenti, tra il pubblico, sulla tua timidezza e su come avesse frenato, in alcuni momenti, il tuo percorso? Cosa ne pensi?
Io non sono assolutamente una persona timida. Assolutamente. Non lo sono per niente. Dico tutto quello che penso quando lo penso e faccio tutto quello che voglio fare quando lo voglio fare — molte volte sbagliando. In realtà quella non era timidezza, ma l’ansia di sbagliare. E sinceramente anche quella di non darmi abbastanza, soprattutto nelle prime puntate, tipo le pomeridiane. Non avevo mai fatto una cosa del genere, quindi quella timidezza che si vedeva in puntata, in realtà era ansia. Ma chi mi conosce lo sa: io non sono mai stata timida, nemmeno a casa.
E invece come hai preso i commenti su una tua relazione all'interno di Amici?
Non mi interessa, è sempre quella la risposta: non mi interessa quello che dicono le persone. Quando una cosa viene detta da chi non vive la situazione, non mi tocca. Si può dire qualsiasi cosa, ma tutto quello che dicono gli altri su di me non rientra nei miei interessi.
Mentre ti aspettavi i commenti che sono arrivati dopo la partecipazione al Pride di Milano? Soprattutto perché è stato messo in discussione il tuo talento canoro.
Chiaramente quella cosa mi ha dato fastidio. Non tanto per quello che dicevano gli altri, ma per il modo in cui è successo. Cioè, mi ha dato fastidio proprio quello che è successo lì, quella sera.
Cos'è successo?
C'è stato qualche problema tecnico anche con altre artiste, abbiamo dovuto fronteggiare una situazione imprevista e il risultato è che siamo state messe in discussione per questo.
Ti ha pesato molto?
Più che pesare, mi ha fatto sentire molto frustrata, anche perché mi sono presa tutte le critiche. Se fosse derivato da un mio errore, sarebbe stato frustrante, ma lì non era colpa mia. Anche se cerco di non farmi toccare da queste cose, a volte è difficile.
E come si può descrivere la scelta di cantare Feelin' Good in un video postato sui social, a capella?
Una scelta artistica… e anche di necessità (ride n.d.r)