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Coniugi massacrati a Cison, continuano le indagini: “Il killer conosceva le vittime”

Secondo i Ris di Parma, che hanno effettuato il sopralluogo nella villetta del borgo di Rolle dove sono stati massacrati Loris Nicolasi e sua moglie Annamaria, sono state trovate tracce di grande interesse per risalire al killer, che probabilmente conosceva le vittime.
A cura di Ida Artiaco
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"Abbiamo trovato tracce di grande interesse". È stato questo il commento degli uomini del Ris, impegnati nelle scorse ore nel sopralluogo nella villetta di Loris Nicolasi e della moglie Annamaria Niola, i coniugi massacrati lo scorso 1 marzo nel borgo di Rolle, a Cison di Valmarino, in provincia di Treviso. I militari di Parma avrebbero, infatti, individuato tracce biologiche e impronte, sulle quali verranno presto effettuate ulteriori analisi e che potrebbero aiutare a risalire finalmente all'assassino che si è accanito con grande ferocia sui due pensionati. Intanto, continuano anche le indagini degli inquirenti, per i quali prende sempre più piede l'ipotesi secondo cui l'omicida probabilmente conosceva le sue vittime. C'erano dei conti in sospeso. La violenza dell'aggressione tenderebbe a escludere la pista del delitto dopo una rapina finita male, come si sosteneva in un primo momento.

È per questo che le indagini si starebbero concentrando sulla cerchia ristretta dei conoscenti della coppia. È stata riascoltata la figlia Katiuscia, che per prima ha scoperto i corpi dei suoi genitori martoriati dopo l'omicidio, mentre l'altro figlio della coppia, Eddie, che vive in Germania, è da poco rientrato in Italia ma ancora deve incontrare le forze dell'ordine. Pare, comunque, che l'obiettivo del killer dovesse essere Loris, almeno stando ai risultati dell'autopsia. Di questo si è detto convinto Alberto Furlanetto, l'anatomopatologo che ha condotto a Treviso tutte le analisi sui due corpi. Per lo specialista, la quantità di coltellate che hanno raggiunto l'uomo al collo hanno richiesto all'aggressore un tempo piuttosto lungo e dunque non compatibile con la dinamica di una rapina degenerata. Il pensionato è stato raggiunto molte volte dalla stessa arma da taglio in più parti del corpo, compreso l'addome, dal quale è stata verificata l'uscita delle viscere. Meno accanimento, invece, c'è stato sulla donna, deceduta anch'essa per un solo fendente fatale al torace e toccata con poche altre pugnalate. Le ferite paiono essere state provocate da armi da taglio simili, anche se ancora non vi è certezza che la lama, che per altro ancora non è stata ritrovata, sia la stessa.

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