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Omicidio di Treviso, coniugi massacrati: giallo sul movente, sarà ascoltato il figlio

Continua il mistero sul duplice omicidio di Rolle, in cui hanno perso la vita Loris Nicolasi e sua moglie Annamaria Niola. Gli inquirenti non escludono nessuna pista, per questo nelle prossime ore sarà ascoltato il figlio della coppia, che vive in Germania, insieme ad altri familiari.
A cura di Ida Artiaco
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E' ancora giallo sulla morte di Loris Nicolasi, 72 anni, e di sua moglie Annamaria Niola, 68, brutalmente massacrati a coltellate lo scorso giovedì nella loro villetta nel borgo di Rolle a Cison di Valmarino, in provincia di Treviso. Secondo gli inquirenti, non c'è dubbio che si tratti di un duplice omicidio, ma resta il mistero sul movente che ha portato il killer a commettere un delitto simile e su questo si stanno concentrando le indagini delle forze dell'ordine.

I due, lui pensionato e lei casalinga, sono stati trovati senza vita nel giardino della loro villetta in via Marzolle dalla figlia Katiuscia, 45 anni, che ha immediatamente lanciato l'allarme. Il padre era nell’erba, ai piedi di una scarpata con il torso nudo segnato dai fendenti. La madre invece era vicina al rustico in ristrutturazione. Indossava il giubbotto e le scarpe.  Al momento non si esclude alcuna pista, dalla rapina finita male alla questione economica e personale, che potrebbero spiegare un tale accanimento sui loro corpi. "Per ora non ci sono elementi che ci facciano propendere per un’ipotesi piuttosto che per un’altra — ha spiegato il procuratore capo di Treviso, Michele Dalla Costa —. Aspettiamo l’autopsia, che ci consentirà di avere le prime risposte sulla dinamica del delitto".

Per questo gli inquirenti stanno sentendo nelle ultime ore anche i loro familiari. Non solo la figlia, che per prima ha scoperto i loro corpi senza vita, ma anche e soprattutto suo fratello Eddi, che vive in Germania, che sta rientrando e che sarà presto sentito. Con i genitori non aveva un buon rapporto e inevitabilmente anche su di lui e su tutti i loro cari si estenderanno le indagini, che sono rese, per altro, più difficili anche dal fatto che l'arma del delitto, nonostante tre giorni di ricerche fra campi, fossi, boschetti e casolari, non si trova.

Ma una possibile risposta su quanto successo a Rolle potrebbe trovarsi anche tra le conoscenze di Loris in ambito lavorativo: l'uomo faceva ancora il rappresentante di un'azienda di cartellonistica autostradale con sede a Trento e a Bolzano. Spesso si assentava due o tre giorni a settimana per andare proprio in Trentino. Intanto, c'è attesa sul risultato dell'autopsia sui cadaveri dei coniugi per fare ulteriore chiarezza su una vicenda in cui le domande senza risposta sono ancora troppe.

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