466 CONDIVISIONI

Come funzionerà il condono fiscale del governo M5s-Lega

Pace fiscale, condono e ora anche “concordato fiscale”: cambiano le definizioni, ma la proposta del governo M5s-Lega per permettere ai contribuenti di annullare il proprio debito con il fisco, pagandone solo una piccola parte, rimane in piedi. Il sottosegretario all’Economia, Massimo Bitonci, fornisce qualche ulteriore dettaglio sulla proposta allo studio dell’esecutivo.
A cura di Stefano Rizzuti
466 CONDIVISIONI
Immagine

Fino agli scorsi giorni era stata chiamata pace fiscale. Da più parti è stato assicurato che non si trattava di un condono. Oggi il sottosegretario all’Economia, Massimo Bitonci, lo definisce un “concordato fiscale”. Fatto sta che quello che il governo composto da Lega e MoVimento 5 Stelle dovrebbe varare con un decreto collegato alla legge di bilancio dovrebbe essere a tutti gli effetti un condono, con l’ipotesi di più aliquote e la possibilità di annullare ogni debito con il fisco per un importo massimo di un milione di euro, pagando solo una parte della cifra dovuta. “Quello che proponiamo – assicura Bitonci in un’intervista a Repubblicanon è un condono e nemmeno una semplice rottamazione. Vogliamo reintrodurre il concordato fiscale, a regime, permanente, come c’è in molti paesi: chi è in difficoltà va all'Agenzia delle entrate e lì gli uffici avranno la potestà giuridica di verificare, rateizzare e ridurre l'importo”.

Bitonci cerca di chiarire l’idea del governo su quella che negli scorsi mesi è stata definita pace fiscale. Non c’è ancora alcun testo ufficiale, per cui tutte le misure sono deducibili solo dalle dichiarazioni degli esponenti del governo. Proprio come quelle di oggi di Bitonci che prosegue: “Non è una forma di condono tombale prestabilito e una tantum. Nel concordato, che si potrà fare dall'accertamento alla cartella, saranno gli uffici a decidere. Si siglerà la pace tra fisco e contribuenti”. Una ipotesi, in realtà non molto dettagliata, che potrebbe essere diversa da quella delle tre aliquote – al 6%, al 10% e al 25% – paventata finora. A preoccupare il sottosegretario all’Economia non è neanche il tetto di un milione di euro, ben più alto di quanto inizialmente previsto: “Sarà oggetto di discussione, non è questo il punto”.

A interessare il governo è la cifra che si può ricavare da questa operazione: “Il contenzioso è di 1.000 miliardi e parte sono esigibili”. Ma l’Agenzia delle Entrate ha sottolineato che solo 50 miliardi sarebbero esigibili: “D'accordo, allora bisogna aver il coraggio di fare pulizia nel bilancio dello Stato. Naturalmente dal concordato sono esclusi Iva e contributi. Noi, come ufficio economico della Lega, proponiamo anche una nuova voluntary disclosure. Potranno anche emergere i contenuti delle cassette di sicurezza, anche se il contenuto non proviene dall'estero. Naturalmente si deve trattare di proventi leciti”.

466 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views