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Christine Lagarde mette fretta all’Unione: “Tre mesi per salvare l’Euro”

Il direttore del Fondo Monetario Internazionale in una intervista alla Cnn manifesta tutta la sua preoccupazione e avverte i governi: Risanare i conti con fermezza ma non tralasciare la crescita.
A cura di Redazione
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Lagarde-Fmi

Salvare l'euro in meno di tre mesi. E' questa la significativa valutazione fatta, nel corso di una intervista alla Cnn, dal direttore generale del Fondo Monetario Internazionale Christine Lagarde, succeduta come ricorderete al connazionale Dominique Strauss Kahn dopo le ben note (e controverse) vicende della scorsa estate. Secondo l'economista francese, dunque, è necessario che le istituzioni europee mettano in campo "un'azione decisa per salvare l'euro in meno di tre mesi, correggendo i propri errori ed invertendo l'inerzia attuale". Allo stesso tempo è fondamentale che i governi nazionali continuino ad operare nell'ottica di un risanamento dei conti pubblici che è considerato quasi una precondizione di sviluppo e stabilità. Risanamento che però deve avvenire in modo fermo, ma graduale, senza una drastica "stretta alla cinghia" che potrebbe invece provocare una recessione.

Ecco dunque la fondamentale importanza delle misure per la crescita economica che in qualche modo diano respiro alle imprese ed alle banche. Scendendo nello specifico, la Lagarde non ha mancato di riservare parole decise alla Grecia, che nei prossimi giorni tornerà alle urne per eleggere un nuovo Parlamento. "Bisogna intervenire contro l'evasione fiscale" e portare a compimento riforme strutturali, come richiesto dall'Europa e dai mercati. Allo stesso tempo però la Lagarde ha glissato su un'eventuale uscita dall'euro di Atene, ricordando che si tratta di una "questione di volontà politica", che non coinvolge solo l'anello debole dell'Eurozona, ma a catena anche gli altri Stati. A cominciare certamente dalla Spagna, le cui banche hanno appena ricevuto una robusta iniezione di liquidità per circa cento miliardi di euro, ma senza dimenticare anche la complessa situazione del nostro Paese che , come ricordava il nostro Luca Spoldi, rischia di essere l’ultimo dei “maialini” del Sud Europa a cadere sotto la scure dei mercati finanziari, dopo mesi di “virtuose” ma all’atto pratico del tutto inutili manovre di austerity.

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