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Chiudono due nomadi nel gabbiotto dei rifiuti e fanno video: indagati per sequestro di persona

Sta facendo il giro dei social network il video che mostra alcuni dipendenti del supermercato di Follonica schernire due donne rinchiuse in una sorta di gabbia, dopo essere sorprese a rubare tra la merce fallata. Il caso è arrivato anche alle autorità che hanno avviato un’indagine. Salvini: “Io sto coi lavoratori, gli darò il mio sostegno, anche legale”.
A cura di Biagio Chiariello
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Hanno chiuso due donne dentro al gabbiotto dei prodotti fallati sul retro del supermercato in cui lavorano, il Lidl di Follonica, in provincia di Grosseto poi le hanno riprese con uno smartphone, caricando il video su Facebook. Video che è diventato subito virale sul social network. In serata, la notizia che i dipendenti coinvolti risulterebbero indagati per sequestro di persona. Nel filmato si vedono si vedono almeno due uomini che, dopo aver rinchiuso le due nomadi all’interno dell’”angolo rotture” (una sorta di gabbia metallica dove sono contenuti degli scatoloni coi prodotti scartati) iniziano a deriderle, filmando la reazione di una delle due, che urla disperata, sembra tenendosi la mano. Gli addetti riprendono lo spazio con all’interno le donne da sopra, dopo essersi ripresi, a loro volta, in volto.

Non è chiaro a quanto risale il filmato. Fatto sta che, dopo essere circolato su Facebook, è arrivato anche all’attenzione delle autorità. “Una cosa inaudita”, è  commento del sindaco di Follonica Andrea Benini, “di una gravità inaudita. Ho subito chiamato i carabinieri, che erano già intervenuti, ma al di là delle decisioni che nei confronti di queste persone saranno prese sono convinto che serva una reazione della comunità civile. Quello che più mi sconcerta di quel video è la leggerezza e l’assoluta indifferenza rispetto alle donne rom che sono coinvolte, un atteggiamento inaccettabile che colpisce il cuore dei nostri valori. Il Comune non può che reagire in modo severo e immediato di fronte a questo episodio inqualificabile, prenderemo iniziative pubbliche per ribadire il valore della solidarietà e dell’inclusione.  Come detto, i militari dell’Arma hanno avviato le indagini e sono risaliti all’identità degli autori. Per loro l’ipotesi è quella di sequestro di persona.

Sul caso si è espressa anche la stessa Lidl tramite un messaggio sul proprio profilo Facebook: "Prendiamo le distanze senza riserva alcuna dal contenuto del filmato che va contro ogni nostro principio aziendale" si legge nella nota della società:

Chi invece si schiera dalle parte dei dipendenti è Matteo Salvini. A dir poco polemico il suo post su Facebook: Io sto con i LAVORATORI (li contatterò già oggi per offrire loro tutto il nostro sostegno, anche legale) e non con le ROM "FRUGATRICI". Ma quanto urla questa disgraziata??? #ruspa".

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