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Caso Siri, figlio di Paolo Arata smentisce: “Mai lavorato con Giorgetti a Palazzo Chigi”

Secondo quanto ha riportato il Corriere.it Federico Arata, figlio di Paolo Arata, coinvolto nella stessa inchiesta che vede indagato il sottosegretario Armando Siri, sarebbe stato assunto a Palazzo Chigi dal sottosegretario Giancarlo Giorgetti. Lega: “Non rispondiamo a polemiche e insulti che si sgonfieranno nell’arco di qualche ora. Federico Arata è persona preparata”.
A cura di Annalisa Cangemi
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AGGIORNAMENTO: L'inchiesta che vede al centro il sottosegretario ai Trasporti Armando Siri, indagato per corruzione, si arricchisce di un nuovo inquietante dettaglio: da quanto riporta il Corriere.it, Federico Arata, figlio 33enne dell'imprenditore Paolo, che avrebbe, secondo l'accusa, fisicamente consegnato (o solo promesso) la tangente a Siri, sarebbe stato assunto a Palazzo Chigi dal sottosegretario alla presidenza del consiglio Giancarlo Giorgetti, firmando un contratto di consulenza con il Dipartimento per il coordinamento amministrativo della presidenza del Consiglio, contratto appena registrato alla Corte dei Conti. L'ex deputato di Forza Italia Paolo Arata, responsabile del programma della Lega sull'Ambiente, indagato dalla Procura per concorso in corruzione, avrebbe consegnato a Siri una mazzetta da 30mila, per conto dell'imprenditore dell'eolico Vito Nicastri, vicino al boss di Cosa Nostra Messina Denaro.

Ma il 33enne ha chiarito a LaPresse la sua posizione: "Non ho mai lavorato con il sottosegretario Giorgetti a Palazzo Chigi. Il ruolo era in iter come consulente esterno per le mie competenze in ambito economico e internazionale". Ma lo staff di Giorgetti conferma l'assunzione.

"Se quanto riportato dal Corriere della Sera corrispondesse al vero circa l'assunzione di Federico Arata, figlio dell'imprenditore-faccendiere Paolo, da parte del sottosegretario Giancarlo Giorgetti a palazzo Chigi, ci troveremmo di fronte a un vero e proprio caso", attacca in una nota il Movimento 5 Stelle, chiedendo spiegazioni a Matteo Salvini. "La domanda che, per una questione di opportunità politica, ci poniamo, è se Salvini fosse a conoscenza di tutto questo", proseguono i Cinque stelle. "Ci auguriamo e confidiamo che il leader della Lega sappia fornire quanto prima elementi utili a chiarire ogni aspetto. Non solo al M5S, con cui condivide un impegno attraverso il contratto di governo, ma anche ai cittadini", aggiungono.

"Dopo le recenti rivelazioni della stampa secondo la quale il figlio dell'imprenditore Arata, quest'ultimo indagato insieme al sottosegretario Siri, sarebbe stato assunto recentemente dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Giorgetti, il Presidente Conte non può nascondersi e ha il dovere di presentarsi in Parlamento per chiarire una vicenda che getta inquietanti ombre sul Governo. Le ipotesi di indagine della Magistratura sono gravissime e impongono al Governo di fare chiarezza", fanno sapere fonti del Pd.

La Lega ancora una volta è pronta a respingere tutte le accuse: "Parlamentari e ministri della Lega continuano a lavorare anche in questi giorni di festa. Non rispondono a polemiche e insulti che si sgonfieranno nell'arco di qualche ora. Federico Arata è persona preparata. Alleghiamo curriculum", ribattono esponenti del Carroccio in una nota.

"Io non so nulla. Ho presentato un emendamento che mi ha chiesto una filiera di piccoli produttori che mi dicevano di essere in difficoltà. Io non ho fatto altro che portarlo negli uffici, li è finito il mio ruolo". Così il sottosegretario della Lega Armando Siri, intervistato nel corso di ‘Punto di Domanda' questa sera ,ha ribadito di non aver "mai preso un centesimo".

I pm della Procura di Roma sono al lavoro sulle centinaia di pagine e documenti acquisiti ieri nel corso delle perquisizione svolte in appartamenti e uffici riconducibili a Paolo Arata. Gli inquirenti, coordinati dal procuratore aggiunto Paolo Ielo e dal pm Mario Palazzi, dovranno analizzare i bilanci delle società (Etenea Srl, Alquantara Srl, Solcare Srl amministrata dal figlio Franesco e Solgesta Srl amministrata dalla moglie Alessandra Rollino) dell'imprenditore ligure, e i file presenti in una serie di pc acquisiti durante l'attività istruttoria. All'attenzione degli investigatori anche i telefoni di Arata oltre ai flussi bancari e dei conti correnti: obiettivo di chi indaga è cercare di ricostruire i rapporti che l'imprenditore, oltre che con il sottosegretario alle Infrastrutture, ha avuto con pezzi della politica e delle istituzioni.

Il cv di Federico Arata diffuso dalla Lega

Nato a Genova nel 1985, Federico Arata nel suo curriculum dichiara di lavorare tra Londra e Zurigo. Ha frequentato il liceo Chateaubriand di Roma, poi la Luiss e ha conseguito master a Parigi, Londra e Torino. Parla quattro lingue e capisce l'Urdu. Racconta di aver viaggiato in 123 Paesi, di amare l'alpinismo, le immersioni e la fotografia. Quanto alle esperienze di lavoro, è attualmente impiegato nella Sturgeon Capital, società di investimenti che opera tra Londra e il Pakistan. Ha lavorato per Credit Suisse, con focus sull'Arabia Saudita, per Alzahid Group, Nomura (ex Lehman Brothers e Bnp Paribas).

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