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Caso Berlusconi, Epifani: “Basta ricatti, voteremo sì alla decadenza”

Il segretario del Pd dice no a qualunque salvacondotto, no a ricatti da parte del Cavaliere e del Pdl. Dal suo punto di vista sull’agibilità politica di Berlusconi non si tratta: “Il suo caso di assoluto rilievo, ma riguarda principalmente la destra”.
A cura di Susanna Picone
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Dal Partito Democratico è il segretario Guglielmo Epifani a dire la sua sul caso della decadenza da senatore di Silvio Berlusconi. Epifani, in un’intervista a Repubblica, ha fatto sapere che il suo partito respinge ricatti o ultimatum da parte di quello del Cavaliere. “Il Pd respinge con forza qualunque ricatto o ultimatum del Pdl. Quella di Berlusconi non è una questione democratica. È un caso di assoluto rilievo politico, ma riguarda principalmente la destra. Non tocca a nessun altro risolverlo: né a Napolitano, né a Letta, né al Pd. Il Pdl decida cosa vuole fare, e se ne assuma la responsabilità di fronte al Paese”, in questi termini si è espresso Epifani a Repubblica all’indomani del vertice di Arcore. Per il segretario del Pd, insomma, non si tratta sull’agibilità politica dell’ex premier. Il Partito Democratico – fa sapere – rispetterà la legge e voterà sì alla decadenza di Berlusconi: “Tra di noi non ci saranno franchi tiratori”, assicura.

“Nessun salvacondotto per chiunque” –  Il segretario del Pd ha inoltre dichiarato che una cosa davvero inaccettabile di questa vicenda “è la motivazione che spinge Berlusconi a far saltare il tavolo”. La decisione di votare la decadenza, osserva Epifani, non nasce dal fatto che si vuole eliminare per via giudiziaria un avversario politico ma perché è giusto così, “è ciò che ci impone il principio di legalità”. Insomma, nessun giustizialismo da parte del Pd ma nessun salvacondotto per chiunque. Epifani, nel corso dell’intervista, ha escluso anche “tentativi affannosi” e “scorciatoie impercorribili” come l’amnistia e ha ribadito che l’unica cosa che conta è il rispetto della legge. In merito a una eventuale crisi del governo Letta (che “solo un cieco non vede”), Epifani ha affermato che la responsabilità non è del Pd che “ha fatto e continuerà a fare ogni sforzo perché il governo vada avanti”. Riguardo le ore critiche vissute dall’esecutivo si è espresso anche il premier di ritorno dall’Afghanistan: “Sarebbe una follia buttare tutto a mare in questo momento”. Letta ha infatti fatto sapere di essere determinato a lavorare affinché prevalga il buon senso.

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