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Burkina Faso, il francese che ha ospitato Luca Tacchetto: “Temo sia accaduto qualcosa di grave”

“Temo che a quei due ragazzi sia successo qualcosa di molto grave”, ha detto in un’intervista Robert Guilloteau, l’ultima persona ad aver visto in Burkina Faso il trentenne italiano Luca Tacchetto e la compagna canadese di trentaquattro anni Edith Blais. Il francese non ha più avuto notizie dei due giovani dalla mattina del 16 dicembre.
A cura di Susanna Picone
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Luca Tacchetto e Edith Blais (Facebook).
Luca Tacchetto e Edith Blais (Facebook).

Non si hanno ancora notizie di Luca Tacchetto ed Edith Blais, il giovane italiano e la compagna canadese scomparsi ormai da più di tre settimane in Burkina Faso. E le notizie che arrivano dal Paese non sono incoraggianti. Il Corriere della Sera ha intervistato Robert Guilloteau, il cittadino francese di sessantaquattro anni che vive a Bobo-Dioulasso e che per ultimo ha visto Luca ed Edith prima della loro scomparsa. L’architetto padovano e la trentaquattrenne canadese erano stati a cena a casa del francese e di sua moglie il 15 dicembre scorso e poi insieme erano andati a ballare in un locale che compare nell’ultimo video che Luca Tacchetto ha inviato a suo padre in Italia. Il giorno successivo i due ragazzi avrebbero detto a Guilloteau di voler andare alla moschea di Bobo-Dioulasso, che non è molto lontana dalla casa dell’uomo, per poi raggiungere la capitale Ougadougou. “Mi hanno detto che dopo la visita alla moschea si sarebbero subito diretti a Ouagadougou, la capitale. Dovevano rivolgersi all'ufficio immigrazione perché il loro visto durava solo tre giorni e avevano bisogno di farne uno valido anche per Togo e Benin, così avrebbero speso un po' meno”, ha raccontato l’uomo al quotidiano. Poi, dalla mattina del 16 dicembre, neppure lui ha più avuto notizie della coppia e in questi giorni è stato ascoltato da polizia e uomini dell’ambasciata italiana.

"Tre settimane sono un periodo lungo per non dare segnali" – “Sono preoccupato. Temo che a quei due ragazzi sia accaduto qualcosa di molto grave. Qui la situazione è seria un po' ovunque, per quanto riguarda l'allerta terrorismo, specie nel Nord del Burkina Faso. I media locali ipotizzano un sequestro ma l'unica cosa certa è che tre settimane sono un periodo molto lungo per non dare alcun segnale”, ha aggiunto il francese che al Corriere ha detto di essersi trasferito n Burkina Faso dieci anni fa e di aver sposato lì una donna originaria del Togo.

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