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Bomba carta e simboli nazisti contro il centro profughi in Alto Adige

Azione di sconosciuti durante la notte contro il centro che ospita una quarantina di richiedenti asilo ad Appiano. Lasciato anche un cartello con simboli nazisti. Ferma condanna del grave atto intimidatorio nei confronti delle persone richiedenti asilo e degli operatori da parte della Provincia di Bolzano.
A cura di Antonio Palma
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Grave episodio nelle scorse ore in Alto Adige dove il centro di accoglienza per richiedenti asilo di Appiano, nella provincia autonoma di Bolzano, è stato fatto oggetto di un lancio di bomba carta corredata da cartelli con scritte razziste e simboli nazisti. L'assalto durante la notte tra sabato e domenica quando sconosciuti hanno fatto esplodere un petardo al cancello d'entrata dell'ex Caserma Mercanti, situata all'inizio del paesino, lanciando poi all'interno anche un cartello che spiegava il movente dell'azione da ricercare proprio nella presenza dei migranti richiedenti asilo in zona. In particolare gli operatori della struttura hanno trovato un cartello, una tavola di legno decorata, sul quale gli autori del gesto hanno indicato a chiare lettere che non gradivano la presenza degli extracomunitari.

Sulla particolare rivendicazione lasciata sul posto era disegnata anche una svastica nazista e una croce celtica oltre a parole di odio per gli ospiti del centro. Il cartello è stato sequestrato dalla polizia per le indagini del caso che son state subito avviate per individuare i responsabili del gesto. L'Associazione Volontarius, che gestisce la struttura su incarico della Provincia di Bolzano, ha espresso "la propria condanna del grave atto intimidatorio nei confronti delle persone richiedenti asilo e degli operatori". Al momento la struttura ospita una quarantina di richiedenti asilo. Condanna per l'accaduto è arrivata anche da parte il presidente della Provincia di Bolzano Arno Kompatscher e dall’assessora alle politiche sociali. "Condanniamo fermamente questa azione. La violenza non risolve i problemi, bensì produce paura e ulteriore violenza" hanno scritto, esprimendo  solidarietà agli ospiti e "a tutte le persone che come operatori del volontariato e come volontari lavorano e collaborano in favore dei richiedenti asilo".

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