482 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Boeri: “Ci sono persone che hanno pensioni e vitalizi ingiustificati. Come i politici”

Punta il dito contro i vitalizi d’oro dei politici il presidente dell’Insp Tito Boeri, intervistato a Presadiretta, convinto che “il problema vero che abbiamo oggi in Italia è quello dell’equità e non quello della sostenibilità finanziaria del nostro sistema pensionistico”.
A cura di C. T.
482 CONDIVISIONI
boeri

"Ci sono delle persone che oggi hanno dei trattamenti pensionistici, o hanno dei vitalizi, come nel caso dei politici, che sono del tutto ingiustificati alla luce dei contributi che hanno versato in passato. Abbiamo concesso per tanti anni questo trattamento privilegiato a queste persone". Punta il dito contro i vitalizi d'oro dei politici il presidente dell'Insp Tito Boeri, intervistato a Presadiretta, convinto che "il problema vero che abbiamo oggi in Italia è quello dell'equità e non quello della sostenibilità finanziaria del nostro sistema pensionistico".

"Per chi ha degli importi molto elevati di prestazioni, non è il caso di chiedere loro un contributo che potrebbe in qualche modo rendere, alleggerire i conti previdenziali?", chiede Boeri, secondo cui questa operazione "ci permetterebbe di fare qualche operazione di redistribuzione, per esempio andare ad aiutare quelle persone che sono in quella fascia di età prima della pensione che sono in condizione di povertà, oppure potremmo concedere maggiore flessibilità in uscita verso il sistema pensionistico. Ecco sono tutte operazioni che si possono fare in questo ambito. Legare contributi e prestazioni, questo è il vero problema di fondo".

Poi il presidente dell'Inps avverte i cittadini che "se c'è qualcosa di cui le persone si devono preoccupare non sono i conti dell'Inps", ma quelli "dello Stato italiano, il debito pubblico", perché l'istituto "eroga delle prestazioni per conto dello Stato. Quindi fin quando lo Stato italiano non dovesse fallire, poniamo pure che l'Inps fallisse, e non fallirà vi assicuro, però ci sarà sempre lo Stato italiano". A incidere in maniera negativa sui conti dell'Isituto sono le truffe, come quelle sui falsi lavoratori che nel 2015 sono state almeno trentamila. "Viene fuori una cifra di 150 milioni di prestazioni che noi avremmo erogato indebitamente, quindi sprecando delle risorse pubbliche", ricorda Boeri, che però spiega che con il nuovo sistema di vigilanza le truffe vengono "scoperte in tempo reale".

Ma nella stessa puntata di Presadiretta, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Tommaso Nannicini, chiude alla proposta di Boeri sul prelievo alle pensioni più elevate: "Questo tipo di ricalcoli non sono semplicissimi, richiedono molte ipotesi e molti dati. E devi stare molto attento perché non si riesce a fare con il bisturi del chirurgo questa distinzione un pò intellettualistica. Rischi di fare danni. Rischi davvero di tagliare pensioni alte ma meritate, oppure di toccare pensioni che sono generose rispetto ai contributi versati ma sono basse. rischio di mettere le mani nelle tasche sbagliate è troppo grosso. Abbiamo deciso di fermarci".

Nannicini poi spiega gli effetti dell'anticipo pensionistico (Ape). Ad esempio, "per un lavoratore che avrebbe diritto a mille euro di pensione un anno d'anticipo gli costerà una cifra da 50 a 60 euro al mese per 20 anni, mentre tre anni di anticipo costeranno dai 150 a 200 euro al mese. Il prestito sarà erogato da una banca che poi lo girerà all'Inps. Coinvolgere il sistema bancario è stata l'unica strada percorribile" perché le altre strade sarebbero costate allo Stato 7 e 10 miliardi". Con l'Ape, aggiunge Nannicini, "non si rischia niente, non ci sono garanzie che richiede l'Ape. Non si rischia l'auto, non si rischia l'immobile, gli eredi non rischiano di vedere qualcosa che ricade sulla pensione di riversibilità perché tutto sarà coperto da un'assicurazione. Gli interessi e l'assicurazione saranno pagati da chi richiede l'Ape, non ci sono rischi reali, ma ci sono costi finanziari. Poi ci sarà una platea importante di agevolati che riceveranno un bonus fiscale e questo coprirà non solo gli interessi e l'assicurazione, ma anche il capitale anticipato se sei particolarmente meritevole di tutela, in condizioni di bisogno e hai un reddito basso". L'anticipo non si rivolge solo ai dipendenti, ma anche agli altri lavoratori, indipendentemente dalla gestione previdenziale: "Quindi vale per gli autonomi, per le partite Iva della gestione separata, vale per artigiani, commercianti". Nella nuova manovra finanziaria, anche altri provvedimenti: "Ci sarà un intervento anche sui redditi da pensione. In particolare sui redditi da pensioni basse. Parliamo dei redditi da pensione sotto i mille euro. Ci sarà un aiuto agganciandosi prevedibilmente all'istituto della 14esima, ci sarà un bonus che è legato ai contributi versati, si arriva fino a 400 euro".

482 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views