Bimba violentata in una scuola in India: scendono in piazza 5mila genitori

In India, Paese troppo spesso al centro delle cronache per i numerosi stupri ai danni di donne e bambine, in migliaia sono scesi di nuovo in piazza per chiedere sicurezza e giustizia. In poche ore a Bangalore, nel sud del Paese, sono stati denunciati due casi di stupro. Uno ai danni di una bambina di appena sei anni che avrebbe subito violenza sessuale in una scuola privata. A stuprarla sarebbero stati un insegnante e una guardia. Poche ore dopo una novizia di 17 anni ha denunciato di essere stata vittima di uno stupro di gruppo da parte di tre uomini all’interno dell’Istituto delle Suore della Santa Natività. La ragazza è stata violentata e lasciata in stato di incoscienza. Oggi, per il terzo giorno consecutivo, in tantissimi hanno manifestato in strada a Bangalore dopo lo stupro della bambina a scuola.  Circa cinquemila genitori hanno marciato per sei chilometri. I genitori, riferisce l'emittente Ndtv, oltre a pretendere un aumento della sicurezza nelle scuole, chiedono alla polizia di accelerare le indagini e arrestare i responsabili dello stupro.

La rabbia dei genitori indiani dopo lo stupro a scuola

Nei giorni scorsi le mamme e i papà dei bambini della scuola di Bangalore hanno deciso di non mandare i figli a lezione proprio per protestare contro lo stupro dell’allieva. I genitori accusano la direzione della scuola di non garantire la sicurezza degli studenti e di voler “coprire” quanto accaduto. La bambina sarebbe stata violentata il 2 luglio scorso ma i suoi genitori ne sono venuti al corrente solo alcuni giorni dopo, avendo portato la piccola in ospedale per forti dolori. Sospettati della violenza sessuale uno degli insegnanti di ginnastica della scuola e una delle guardie di sicurezza. Per quanto riguarda le indagini, il capo della polizia di Bangalore, Raghavendra Auradkar, ha detto che sono in attesa dei referti medici e che la polizia sta esaminando alcuni filmati a circuito chiuso. Per ora nessuno è stato arrestato.