Bidella suicida, gli avvocati: “La bimba descrive una donna alta e bionda, lei non era così”
C’è ancora tanta incredulità a Sestu, alle porte di Cagliari, dopo la morte di una bidella di sessantaquattro anni che si è tolta la vita dopo aver ricevuto l'avviso di conclusione delle indagini preliminari che la Procura di Cagliari aveva aperto due anni fa in seguito alla denuncia per abusi sessuali su minore presentata dai genitori di una bambina. Agnese, che da due anni era andata in pensione dopo 40 anni trascorsi nelle scuole dell'infanzia, si era detta innocente e ora i suoi avvocati hanno aggiunto dei particolari sulla vicenda. Come si legge sul quotidiano l’Unione Sarda, secondo molti una persona come Agnese non avrebbe mai potuto molestare nessuno. La sessantaquattrenne era una persona di bassa statura, con i capelli corti e brizzolati. La bambina che avrebbe molestato ha invece descritto una donna alta e bionda con i capelli lunghi. A dire questo sono appunto gli avvocati della bidella suicida, secondo cui dunque la piccola non avrebbe riconosciuto quella persona. “La bambina è inattendibile”, il suo racconto è “contraddittorio”, troppo il tempo trascorso secondo gli avvocati tra l'avvio delle indagini e la versione data dalla piccola al giudice.
"Tutti quelli che hanno lavorato con lei sono pronti a testimoniare che è sempre stata corretta" – “Agnese era alta un metro e 50, pesava 45 chili e ha sempre avuto i capelli grigi e corti. La piccola ha parlato di una persona coi capelli biondi e lunghi, di corporatura robusta e altezza medio alta”, hanno spiegato gli avvocati aggiungendo che insomma la bimba non avrebbe riconosciuto la persona che l’ha molestata. Intanto due giorni fa tantissime persone sono arrivate in chiesa per i funerali della bidella. C’erano tanti volti in lacrime e tanta incredulità. Presenti in chiesa anche tanti bambini, quelli che per quaranta anni sono stati ogni giorno a contatto con la bidella. Tutte le persone che l’hanno conosciuta non vogliono neppure prendere in considerazione l’accusa su cui la Procura stava indagando: “È semplicemente assurda – ha detto un'amica in lacrime – tutti quelli che hanno lavorato con lei sono pronti a testimoniare che è sempre stata corretta”.