21 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Berlusconi: “La settimana prossima la maggioranza arriverà a 330 deputati”

Il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha annunciato che la settimana prossima la maggioranza raggiungerà quota 330 deputati, in modo da garantire maggiore stabilità all’azione di governo.
A cura di Alfonso Biondi
21 CONDIVISIONI
Il Presidente del Consiglio Italiano

Dopo lo show di ieri a Lampedusa e il conseguente trionfo di parole mielose per i suoi nuovi concittadini isolani, pareva che il nostro Silvio Berlusconi avesse finito tutti i proclami e le promesse della settimana. Invece no. Lui è abituato a stupire. E infatti non s'è fatto attendere un altro gaudioso annuncio: "abbiamo una maggioranza più esile – ha ammesso con un velo di malinconia- ma che dalla prossima settimana si posizionerà su 330 deputati, contro meno di 300 dell'opposizione". Amen. La grandiosa notizia che rassicurerà i suoi alleati e i suoi elettori l'ha data telefonicamente alla convention dei Cristiano Popolari di Roma. Il cavaliere ha telefonato alla convention durante la sospensione del Consiglio dei Ministri di oggi che doveva occuparsi degli accordi con la Tunisia per i respingimenti degli immigrati. Ma lui è così: sempre al lavoro, sempre attivo, sempre efficace.

Berlusconi potrà quindi contare su una solida maggioranza, una maggioranza che garantirà la giusta efficienza al lavoro del Governo del fare. Il Presidente ha assunto questo impegno e lo ha fatto per il bene del Paese: "Abbiamo il dovere -ha detto- di rispondere all'imperativo categorico della compattezza. Abbiamo un'identità politica vincente, che ha dimostrato di essere solida e compatta e di credere in quello che stiamo facendo".

Ha ragione. Che bello: 330 deputati e il governo potrà fare tutte le riforme che vuole.  Ma chi saranno questi deputati che andranno a rimpinguare il contingente governativo? Da quale schieramento politico proverranno? Avranno qualche simpatica poltroncina in cambio? Mistero. Presto però avrete nome e cognome, non dubitatene.

Il Presidente, da buon galletto, nel corso della conversazione ha poi parlato male delle sue ex: "con Fini e Casini non avevamo nessuna possibilità di portare avanti alcuna riforma– ha detto". Per queste le ha lasciate. Ma ora la musica cambierà, statene certi. E chissà poi che non candidi i suoi nuovi deputati al Nobel per la pace.

21 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views