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Benzina d’oro, protestano i consumatori: domani presidio sotto al Parlamento

Le sigle degli utenti chiedono al governo di tagliare le vecchie accise che gravano sui carburanti, eliminando quelle introdotte prima del 2002.
A cura di Redazione
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Benzina ad oltre 2 euro,massimo storico

Le associazioni dei consumatori italiane Associazione Consumatori Utenti, Assoutenti, Casa del Consumatore, Codacons, Codici, Confconsumatori, Lega Consumatori, Movimento Difesa del Cittadino, Unione Nazionale Consumatori, saranno domani in piazza per chiedere al governo di tagliare le vecchie accise che gravano su benzina e gasolio, eliminando quelle introdotte prima del 2002.

"Nei primi 8 mesi del 2012 i consumi di carburante sono calati in Italia – spiegano – del 9,3%. La spesa per i rifornimenti è aumentata in modo impressionante, al punto che da gennaio ad agosto ogni famiglia ha già speso mediamente quasi 1.900 euro per benzina e gasolio. Ma il dato più sconvolgente – proseguono – è quello che vede crescere gli introiti del fisco, al punto che nonostante il forte calo dei consumi ogni famiglia, nei primi 8 mesi dell'anno, ha pagato 1.020 euro allo Stato solo per tasse su benzina e gasolio, 151 euro in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno". La protesta avrà luogo alle ore 12 davanti Montecitorio nell'ambito della Giornata nazionale contro il carovita, e chiederanno al Governo Monti di tagliare quelle accise introdotte prima del 2002 e palesemente anacronistiche, misura che porterebbe ad un risparmio per gli automobilisti pari a 23 centesimi di euro al litro (ossia 11,5 euro a pieno).

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