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Elezioni regionali Basilicata 2019

Basilicata, Mattia Fantinati (M5S): “FI è un ectoplasma, Lega può governare solo con noi”

Fantinati (M5S), sottosegretario alla PA, commenta su Fanpage.it il risultato delle elezioni in Basilicata: “Fi è un ectoplasma, ha preso meno del 10%. La Lega ha la possibilità di cambiare il Paese in meglio se al governo con noi. Non credo proprio che i cittadini siano interessati ad una riedizione del Popolo delle libertà, con ‘cene eleganti’, leggi ad personam e lodi Alfano vari”
A cura di Annalisa Cangemi
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Il sottosegretario alla Pubblica Amministrazione Mattia Fantinati (M5S), contattato da Fanpage.it, commenta la performance del M5S alle consultazioni che si sono svolte ieri in Basilicata, dove il candidato pentastellato Antonio Mattia del Movimento 5 Stelle ha raccolto il 20,32% delle preferenze, arrivando terzo, dietro al candidato del centrosinistra, Carlo Trerotola, al 33,11%, e al neoeletto governatore Vito Bardi, centrodestra, che ha raccolto il 42,2% dei voti.

Il M5S è la prima forza politica in Basilicata, passa dall'8% delle regionali 2013 a oltre il 20%. Anche per l'istituto Cattaneo questo dimostra un maggiore radicamento del M5S in quella Regione, in controtendenza con le altre elezioni regionali. Come spiegate questo risultato?

Penso che sia legato al dato che i nostri provvedimenti stanno portando i risultati attesi dopo un po' di ‘rodaggio'. Si tratta di provvedimenti a carattere economico, che hanno bisogno di tempo per dispiegare i propri effetti. Si pensi al decreto Dignità, con l’aumento dei contratti a tempo indeterminato, ad esempio. Quando i risultati del reddito di cittadinanza diventeranno palpabili, la fiducia nei nostri riguardi si rafforzerà ulteriormente.

Se si considera però il dato delle politiche 2018 un calo di consensi è innegabile: alla Camera il M5S raccolse il 44,4% dei voti, circa 139mila preferenze. Anche in termini assoluti il Movimento porta a casa 60mila voti contro i 140mila delle politiche. Come si può migliorare la performance al livello locale?

C'è un problema legato alla differenza fra elezioni politiche e quelle locali. Per noi, in questa cornice istituzionale, il calo di consensi fra i due tipi di elezione è fisiologico. Ciononostante, possiamo e dobbiamo rimediare a questo dato. Per rafforzarci, serve più organizzazione. È impensabile che il M5s di governo possa avere la stessa struttura quello di quando si era all'opposizione. Ovviamente, valori e principi sono e resteranno sempre quelli. Ma serve una presenza territoriale più capillare.

Matteo Salvini in conferenza stampa ha detto che il governo va avanti così, anche dopo le europee. Vi fidate? Anche per voi il governo dura ancora "4 anni e tre mesi", come ha detto il ministro degli Interni?

Noi siamo leali e abbiamo firmato un contratto di governo proprio perché crediamo nel valore dell'onestà e non abbiamo problemi a metterlo nero su bianco. Sono personalmente convinto della lealtà di Salvini e della Lega. Stiamo cambiando l'Italia. Per noi prevale sempre la logica dell'interesse nazionale, e certe dinamiche politicanti di chi propone retroscena, confesso, non le capisco proprio.

Non siete preoccupati di un possibile avvicinamento di Lega a Fi e FDI?
Fi è un ectoplasma, ha preso meno del 10%. La Lega ha la possibilità di cambiare il Paese in meglio se al governo con noi. Non credo proprio che i cittadini siano interessati ad una riedizione del Popolo delle libertà, con ‘cene eleganti', leggi ad personam e lodi Alfano vari.

L'ultimo sondaggio Euromedia Research indica che il M5S è sotto al 20%, superato dal Pd. È un effetto Zingaretti secondo lei?

Non credo ai sondaggi e non penso che il Pd possa superarci. In Basilicata, sono sotto il 10% e non hanno avuto neanche il coraggio di presentare il loro simbolo, dato che il loro governatore era finito agli arresti domiciliari. Non credo neanche ci sia un effetto Zingaretti. Il nuovo segretario voleva riunire tutti, dal centro alla sinistra, ma andando alla manifestazione sì Tav come prima uscita pubblica, ha avuto il merito di far arrabbiare i suoi di sinistra, come noi contrari al Tav. Una scelta a favore dei grandi sprechi che dimostra come il Pd sia sempre lo stesso: il partito della Casta dei poteri forti.

Conte ha detto che il contratto di governo cambierà. In che modo?

Il premier ha detto che possiamo aggiungere nuove iniziative al contratto, solo se condivise. Mi sembra sensato. Il contratto prevede tante cose buone che sia noi che la Lega vogliamo realizzare. Se ritenessimo che esistono nuove leggi che servono all'Italia, potremmo aggiungerle. È il modo migliore proprio per far viaggiare insieme due forze come M5s e Lega, che sono diverse da tanti punti di vista. Circa le modalità, spetterà al premier e ai capi politici decidere.

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