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Avvelenato Kaos, il cane eroe di Amatrice: il testimone passa alla sua cucciola Kora

La tragedia di di Kaos, il cane eroe del terremoto di Amatrice morto avvelenato nel giardino della casa del suo padrone, Fabiano Ettorre, ha fatto parlare tutta Italia.A raccoglierne il testimone sarà Kora, la cucciola di tre mesi figlia proprio del cane diventato simbolo del sisma di due anni fa.
A cura di Biagio Chiariello
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Sarà Kora a prendere il testimone di Kaos, l’eroe a quattro zampe di Amatrice che ha salvato tante vite nel Centro Italia. Il pastore tedesco è stato avvelenato nel giardino di casa, il 28 luglio, e ora il suo addestratore Fabiano Ettorre si trova costretto a sostituirlo per continuare il proprio lavoro. A raccogliere il testimone di Kaos, scrive oggi il Corriere della Sera, sarà Kora, la cucciola di tre mesi figlia proprio del cane diventato simbolo del sisma di due anni fa. Sarà addestrata proprio da Ettorre, che cercherà di educarla a svolgere le operazioni di soccorso nella speranza che, come il suo papà, anche la cucciola diventi un’eroina. Solo poche settimane fa, Fabiano aveva pubblicato una offerta di adozione sul suo profilo Facebook. “Disponibile ultima cucciola di pastore tedesco”, aveva scritto nell’annuncio accompagnato da foto e video.

Kaos, che aveva partecipato alle ricerche dei sopravvissuti dopo il terremoto che aveva sconvolto il Centro Italia, è stato trovato morto, avvelenato nel giardino di casa: “Hai lasciato un vuoto incolmabile per mano di una persona meschina – aveva scritto su Facebook il suo padrone – continua il tuo lavoro lassù continua a cercare dispersi, a salvare vite umane”. Tanti i messaggi sui social destinati proprio a Fabiano e al ricordo di Kaos. Un dramma che ha spinto a far scattare l’indagine dei carabinieri forestali con un sopralluogo per verificare anche l’eventuale presenza, non solo in giardino, di altri bocconi avvelenati: la carcassa di Kaos è stata sequestrata per le analisi. Secondo Ettorre l’animale “era vivo almeno fino alle due del mattino, perché a quell’ora l’ho sentito abbaiare. Per Kaos – racconta – tenevo la porta di casa sempre aperta”. “Hai lavorato giorno e notte, quando è servito non ti sei mai risparmiato – scrive Ettorre sui social – Sei stato un amico fedele, abbiamo condiviso e diviso casa, divano, tutto. Corri amico mio, non ti fermare. un giorno ci abbracceremo nuovamente”.

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