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Ylenia Carrisi: la figlia di Albano e Romina è ancora viva?

La storia di Ylenia Carrisi è avvolta nel mistero: oggi è stata diffusa la notizia che sarebbe ancora viva in un convento greco-ortodosso. “Una bufala maledetta”, ha commentato Albano.
A cura di danila mancini
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Ylenia Carrisi è viva

La storia inizia, o finisce, il 6 gennaio 1994: Ylenia Carrisi, la figlia di Albano e Romina Power, è scomparsa misteriosamente a New Orleans, in Louisiana, lasciando dietro di sé fitte ombre di mistero, che a distanza di 17 anni faticano a diramarsi. Sedicenti personaggi, disperati appelli, pesanti accuse e  ricostruzioni infondate, fino all'ultima notizia, che ha dell'incredibile: Ylenia è viva, avvistata in un convento greco-ortodosso dell'Arizona, il Sant'Anthony’s a Phoenix.

E così si riapre un caso, che la cronaca non ha mai dimenticato…

Quel giorno, il 1° gennaio 1994, in casa di Albano e Romina Power ha squillato il telefono: è la loro primogenita, che li ha chiamati per augurare loro un buon inizio d'anno e per informarli che avrebbe presto cambiato albergo, promettendo di tenerli informati nei giorni a seguire. Ma purtroppo questo non è avvenuto. Le indagini, condotte dalla polizia della Lousiana, hanno poi accertato che l'ultima persona ad aver visto Ylenia è stata la proprietaria dell'albergo Le Dale, dove la ragazza, prima della sua scomparsa, ha vissuto insieme al sassofonista di colore Alexander Masakela, allora cinquantenne. A questa importante testimonianza si aggiunge quella di Anthony Cordova, guardiano dell' Acquario comunale di New Orleans, che ha affermato di aver visto, la notte del 6 gennaio, una donna molto simile ad Ylenia gettarsi nel Mississippi.

A gennaio con la temperatura a due gradi centigradi non si poteva sperare di rinvenire il corpo, eppure furono 145 i chilometri del fiume perlustrati dagli elicotteri della guardia costiera, purtroppo senza esito. Ma quella ragazza era davvero Ylenia? Nulla è riuscito mai a provarlo.

Alexander Masakela, ritenuto da molti il perno di questa oscura vicenda, è stato fermato dalla polizia il 27 gennaio 1994 e nelle sue tasche trovati i travellers cheque e il passaporto della povera ragazza; nonostante questo la polizia non è mai riuscita ad incriminarlo.

Ma chi è Alexander Masakela?

Nel luglio del 1993, quindi un anno prima la scomparsa di Ylenia, Albano e Romina hanno lavorato per il programma musicale di Canale 5 America Perduta. Insieme con loro, alla volta di New Orleans, anche il resto della famiglia. Durante quel viaggio, Ylenia ha avuto modo di conoscere Alexander Masakela, un trombettista di strada dell'età di 54 anni, che durante gli anni si è conquistato il titolo di "adescatore di ragazze".  Suonava davanti al grande supermercato di cosmetici Walgreen's & Schwegmann, ma spesso lo si vedeva anche davanti ad altri negozi di Jackson Square.

Tubo Fat, un suo collega di strada, lo ha descritto così: "Le prende e le lascia con grande facilità. Qualche volta le ho viste seguirlo come schiave, completamente in suo potere. Ho visto anche Ylenia passeggiare con lui, mano nella mano, e guardarlo suonare per ore".

“ Alexander Masakela, il mostro che ha plagiato mia figlia ”
Albano Carrisi
Durante i giorni che hanno visto impegnate le forze dell'ordine americane nella ricerca di Ylenia, il sedicente trombettista è stato arrestato con l'accusa stupro da Helena Washington, una delle tante donne da lui sedotte. Non è mai stato indagato per la scomparsa di Ylenia, nonostante Albano lo avesse definito il mostro che ha plagiato mia figlia.

Durante un'intervista per il programma di esordio Rotocalco, andato in onda su Canale, Masakela ha dichiarato:

Ho incontrato Ylenia per la prima volta nel parco di New Orleans, stavo suonando, lei mi è passata davanti e si è' messa a ballare. Ho pensato che era uno spirito libero come me, che le piaceva la musica. Non mi capita tutti i giorni di incontrare qualcuno con la gioia di sentirsi libero, di ascoltare la musica, di ballare per strada senza preoccuparsi di quel che pensano gli altri. Ylenia mi chiese di suonare per lei, conoscevo tutte le sue canzoni preferite. Quando ho visto il padre, gli dissi che sua figlia non era morta. Lui mi urlò in faccia: menti, mia figlia è morta. Il giorno dopo, che coincidenza, fui arrestato con la falsa accusa di violenza carnale. Hanno fatto di me un criminale, sono divenuto il responsabile di tutto il caos, ma nessuno si è avvicinato neppure lontanamente alla verità . Ylenia aveva deciso di voler essere libera e se ne è andata incontro alla libertà. Ora sono diventato un miserabile per essere stato un uomo disponibile.

ylenia e albano carrisi

Il 27 gennaio 1994 AlBano e Romina hanno partecipato al programma Americas most wanted, durante il quale è stata raccontata la scomparsa della loro Ylenia. Vengono lanciati appelli e diffusi volantini, ma purtroppo nessuna notizia.

Da allora e fino ad oggi, solo improbabili avvistamenti, puntualmente smentiti da Albano, che non solo si è visto costretto a difendersi dall'immenso dolore di un padre che ha perso la propria figlia, ma anche da chi ha cercato di speculare sulla sua terribile tragedia. Ed è di poche ore l'ultima di queste notizie: Ylenia è ancora viva,  dicono dall'America, ospite di un convento greco-ortodosso. Albano non può fare altro che respingere ancora tali voci:

Bufala maledetta dove non c'e' neppure mezza verità. I settimanali tedeschi sono i peggiori, stanno inventando balle, scavi, tombe. Pur di vendere copie si venderebbero l'anima, come è successo con una una televisione spagnola cui ho fatto causa.

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