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Yara Gambirasio: come è morta la giovane. A Chi l’ha visto nuovi elementi

L’ultima puntata della trasmissione in onda sui Rai 3 ha reso noto nuovi particolari sul caso della mort della giovane di Brembate: un biglietto aereo e due scontrini del parcheggio dell’aeroporto di Orio al Serio, sarebbero stati scoperti sul luogo del ritrovamento del cadavere.
A cura di Redazione
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YaraGambirasio

Ci sarebbero importanti novità sul caso della morte di Yara Gambirasio. Nella puntata di ieri sera di Chi l'ha visto?, per la prima volta sono trapelati dettagli su alcuni oggetti ritrovati nel campo dove giaceva la piccola di Brembate. Si tratta di un boarding pass di un volo in arrivo all'aeroporto di Orio al Serio da Casablanca (in Marocco), "non intestato a Fikri", e due biglietti del parcheggio dello scalo bergamasco, questi ultimi risalenti a 5 giorni prima il rinvenimento del cadavere. Piccoli indizi che per i giornalisti della trasmissione in onda su Rai3 "potrebbero significare qualcosa". Per questo motivo è stato lanciato un appello, a chiunque li abbia persi, di fornire ogni possibile indizio sulla morte di Yara.

Ecco quanto si legge sul sito di Chi L'Ha Visto?

Il giorno del ritrovamento della piccola Yara Gambirasio, la Polizia Scientifica di Milano non perde tempo e arriva nel campo di Chignolo d’ Isola, a 9 chilometri di distanza da Brembate. Per ore gli uomini della Scientifica passano in rassegna il campo, a carponi, per cercare qualsiasi indizio utile al caso, magari un dettaglio lasciato dall’assassino.

Il giorno dopo il pm Letizia Ruggeri aspetta il medico legale, avvisa la Polizia di dare i reperti ai Carabinieri che la stanno aiutando nelle indagini: è un primo intoppo ma non sarà l’unico. Due giorni dopo la notizia ormai è trapelata e il campo non è più sotto il controllo della Scientifica tanto che inizia il pellegrinaggio delle persone che vogliono rendere omaggio a Yara.

yara-gambirasio-scontrini

Il campo viene calpestato, ma qualcosa gli uomini della Polizia hanno già trovato: si tratta di un boarding pass di un volo in arrivo da Casablanca a Bergamo, che non è intestato a Mohammed Fikri, e due biglietti del parcheggio dell’aeroporto di Bergamo. Risalgono al 21 febbraio 2011, cinque giorni prima del ritrovamento di Yara. Piccoli indizi che però potrebbero significare qualcosa.

Gli inquirenti, però, sembrano frenare ogni possibile speranza, dal momento che a loro dire, gli oggetti ritrovati non rappresenterebbero alcuna novità significativa per le indagini: "E' già stato tutto molto ben verificato e il materiale ritrovato è risultato ininfluente ai fini delle indagini".

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