Volontario del 118 ucciso in Sardegna: il killer di Marco Pusceddu non si trova, ascoltati i familiari

Si è tenuta oggi dalle 14.30 l'autopsia sul corpo di Marco Pusceddu, il volontario del 118 di 51 anni ucciso a colpi di pistola nella notte tra il 7 e l'8 agosto mentre si trovava in turno nella sede di Buddusò, nel nord Sardegna. Stando alla ricostruzione di quanto accaduto, un uomo è arrivato sul posto e ha chiesto di lui. Appena il 51enne si è affacciato è stato freddato con più colpi di pistola. Poi l'aggressore è uscito e ha fatto perdere le sue tracce. L'assassino è ancora sconosciuto, ma quando è entrato aveva il volto scoperto. Nessuno però quella notte degli altri colleghi di Pusceddu lo hanno riconosciuto.
Nel pomeriggio di oggi 11 agosto i medici legali stanno procedendo con tutti gli esami del caso sul cadavere: verrà probabilmente accertata la morte a causa del colpiti di pistola. Si cercano eventuali accertamenti e indizi che possano essere utili alle indagini dei carabinieri.
Intanto si cerca nella vita della vittima per cercare di capire il movente di un simile gesto. Marco Pusceddu era residente a Cagliari, si trovava solo per lavoro di quella notte a Buddusò. Ora investigatori e inquirenti sono al lavoro per cercare il prima possibile di risalire all'identità del killer: hanno sentito la famiglia della vittima, ma nessuno ha parlato di un nemico. Cosa ha spinto una persona a freddare così il volontario?
Quello che è emerso al momento sono solo ipotesi. Il fratello Roberto Pusceddu ha tenuto a precisare all'Unione Sarda: "Mio fratello era una persona speciale. Ora, però, lasciateci tranquilli, vogliamo piangere il dolore nella nostra intimità". E ancora: "Gradiremmo che nessuno facesse ipotesi. Abbiamo piena fiducia nei magistrati e nei Carabinieri che stanno svolgendo le indagini".