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Violentava e filmava i figli di una coppia di amici: arrestato pedofilo di 50 anni della Torino bene

Uno stimato professionista torinese di 50 anni è stato arrestato il 12 aprile scorso nell’ambito di un’inchiesta sulla pedopornografia: gli agenti della polizia postale hanno scoperto che aveva violentato e filmato le violenze commesse ai danni di due bambini di 8 e 9 anni, figli di una coppia di amici.
A cura di Davide Falcioni
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Da un lato uno stimato libero professionista torinese di 50 anni con buone conoscenze e frequentazioni: dall'altro, dietro quella buona immagine pubblica, anche una storia di pedopornografia definita dai poliziotti che l'hanno scoperta "tra le più raccapriccianti". L'uomo è stato tratto in arresto il 12 aprile dalla polizia postale nell'ambito di una più vasta operazione condotta dalla Procura di Roma che ha portato a scoprire una rete di pedofili in tutta Italia. Sulla notizia è stato mantenuto il massimo riserbo per oltre un mese per poter ampliare il perimetro dell'indagine. Le accuse nei confronti del cinquantenne sono di violenza sessuale, detenzione, produzione e diffusione di materiale pedopornografico. I magistrati della Capitale, coordinati dal pm Eugenio Albamonte, contestano anche l'associazione a delinquere a tutte le altre persone coinvolte, scoperte anche grazie alla cooperazione internazionale di polizia con altre Agenzie investigative estere attivata da Europol.

I fatti contestati risalgono all'ultimo anno e mezzo e le vittime sono due bimbi che all'epoca di  6 e 8 anni. Il professionista era molto legato ai loro genitori, che lo consideravano quasi un parente, uno di casa, con cui i bambini trascorrevano vacanze e intere giornate. Il cinquantenne, avvalendosi delle sue capacità manipolatorie, era riuscito a conquistare l'affetto e la totale fiducia dei bambini e, nel giro di un paio di anni, ha filmato le violenze ai loro danni per un totale di circa 9 mila video. Grazie alla fiducia ottenuta da parenti e amici, riusciva a ottenere la disponibilità dei minori anche per svariati giorni. Tale circostanza metteva in condizione il cinquantenne torinese di pianificare scrupolosamente gli abusi spingendosi sempre oltre nelle violenze perpetrate, che si sarebbero senz`altro protratte senza l`intervento della Polizia Postale e delle Comunicazioni.

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