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Vigile del Fuoco si sente male dopo due incendi: al pronto soccorso gli presentano il conto da 50 euro

Un vigile del fuoco volontario di Arco di Trento dopo due interventi in poche ore si è sentito male per un colpo di calore. Portato in ospedale, ha ricevuto un conto da 50 euro per il ticket.
A cura di Davide Falcioni
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Era intervenuto nel cuore della notte per domare le fiamme divampate in un magazzino di legname nella zona industriale di Arco di Trento. Tornato a casa all’alba, ha avuto appena il tempo di cambiarsi e bere un caffè prima di essere di nuovo operativo: a mezzogiorno di ieri infatti un nuovo incendio ha colpito il tetto dello storico palazzo Marchetti, nel cuore di Arco.

Sotto il sole cocente e dopo ore di lavoro ininterrotto, il vigile del fuoco volontario – uno dei tanti uomini e donne che dedicano il proprio tempo libero alla sicurezza della comunità – ha iniziato ad accusare un malore. Un colpo di calore, probabilmente causato dallo sforzo prolungato e dalle temperature elevate. Accompagnato per precauzione al pronto soccorso dell’ospedale di Arco, è rimasto in osservazione per qualche ora, ancora in divisa, prima di essere dimesso. Ma la vera sorpresa è arrivata poco dopo, quando al suo rientro tra i colleghi gli è stato consegnato un bollettino da 50 euro per il ticket sanitario.

Una richiesta che ha lasciato tutti interdetti. Il vigile, amareggiato, ha deciso di raccontare quanto accaduto al TgR, pur specificando che non è solito rivolgersi ai media. "Non è mia consuetudine usare i giornali per denunciare problemi – ha spiegato – ma ritengo che questo episodio meriti attenzione. Se davvero la Provincia tiene ai suoi volontari, come credo, è necessario che vengano adottate misure per evitare che simili situazioni si ripetano. Siamo al servizio della comunità, non possiamo essere trattati come semplici numeri da un sistema burocratico sordo e cieco".

A pagare sarà il comandante, con i suoi soldi, "ma la vicenda – conclude – lascia l’amaro in bocca e solleva interrogativi sulla considerazione riservata a chi presta servizio gratuitamente per il bene di tutti".

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