“Vietato l’ingresso agli israeliani”: il cartello affisso da un bar di Termoli e fatto rimuovere dalla polizia

Un cartello affisso alla vetrina di un bar situato presso il Terminal bus di Termoli ha acceso un scatenato accese polemiche nelle ultime ore. L’avviso, che recitava "In questo locale è vietato l’ingresso agli israeliani”, è stato segnalato e rilanciato dal Quotidiano del Molise, scatenando un’ondata di reazioni sul web e dividendo l’opinione pubblica.
Questa mattina, lunedì 28 luglio, il locale è stato raggiunto dagli agenti della Polizia, che hanno disposto la rimozione immediata del cartello, ritenuto potenzialmente discriminatorio e lesivo dei principi di uguaglianza sanciti dalla Costituzione. Il titolare del bar ha tentato di chiarire le motivazioni alla base del gesto: "Non voleva essere un atto razzista né antisemita – ha spiegato – ma una protesta contro quanto sta accadendo a Gaza. Con il senno di poi capisco che il messaggio potesse risultare offensivo. Non era questa la mia intenzione".
Secondo quanto dichiarato, il cartello sarebbe nato da un sentimento di profonda indignazione per il genocidio in corso nella Striscia di Gaza, ma anche il titolare ha ammesso che la modalità scelta è stata inappropriata: "Potevamo usare parole diverse. Non ce l’ho con Israele come popolo, ce l’ho con la guerra".
Nonostante le critiche e la forte eco mediatica, il gestore riferisce di aver ricevuto anche messaggi di solidarietà da parte di alcuni cittadini, che avrebbero colto l’intento provocatorio del gesto, pur non condividendone la forma. "C’è chi ha compreso lo spirito della protesta, anche se altri si sono fermati solo al cartello", ha raccontato. Le autorità stanno valutando se vi siano estremi per ulteriori provvedimenti.