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Vicenza, centralinista della Basilica di Sant’Antonio trovato morto al lago di Fimon

Mercoledì mattina, lungo le rive del lago di Fimon, ad Arcugnano, è stato trovato il cadavere di Lorenzo Casonato, 54enne che lavorava al centralino telefonico della Basilica di Sant’Antonio a Padova. Al momento tutte le ipotesi sono aperte.
A cura di Susanna Picone
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Il cadavere di un uomo è stato rinvenuto all'alba di stamane lungo le sponde del lago di Fimon, nel territorio di Arcugnano, nell'hinterland di Vicenza. Si tratta di un cinquantaquattrenne residente nel Padovano, Lorenzo Casonato, che lavorava al centralino telefonico della Basilica di Sant’Antonio a Padova. A dare l'allarme, intorno alle 6.30 del mattino, è stato un passante che stava passeggiando in quella zona col cane e che ha subito allertato le forze dell'ordine. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri con i colleghi della Scientifica che hanno immediatamente transennato la zona. Sul posto sono accorsi anche i sanitari del Suem 118 che però non hanno potuto far altro che constatare il decesso dell’uomo. Decesso che, stando alle prime informazioni emerse, risaliva a qualche ora prima. Quando è arrivata l'autorizzazione del magistrato di turno il  cadavere è stato rimosso e trasferito all'obitorio dell'ospedale di Vicenza.

Diversi gli interrogativi sul tragico decesso – Al momento tutte le ipotesi sono aperte. L'uomo – queste le prime ricostruzioni dei quotidiani locali – potrebbe essere scivolato e dopo aver battuto la testa potrebbe aver perso i sensi, finendo parzialmente in acqua. La causa del decesso potrebbe essere l'annegamento, ma per il momento non si esclude neppure un malore improvviso. Sarà l'autopsia, che verrà effettuata nei prossimi giorni, a dare qualche risposta in più. Sul luogo del ritrovamento del cadavere sarebbero state trovate delle bottiglie di alcolici vuote e degli antidepressivi. Molti gli interrogativi che rimangono sulla morte dell’uomo, inclusa la presenza di altre persone sul posto.

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