L’orso M90 è stato abbattuto in Trentino: l’uccisione subito dopo il decreto del presidente Fugatti
È stato abbattuto l'orso M90 dopo il via libera della Provincia di Trento. "Nel corso del pomeriggio è stata data esecuzione al decreto firmato stamani dal presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti, che prevedeva il prelievo dell'esemplare di orso M90 tramite abbattimento", si legge in una nota. A eseguire l'operazione, come previsto dal decreto, è stata una squadra del Corpo forestale trentino, che è entrata in azione in una zona di montagna della Bassa Val di Sole. L'animale è stato identificato mediante l'osservazione del radiocollare e delle marche auricolari.
Solo qualche ora fa era arrivato il via libera all'abbattimento dell‘orso M90 in Trentino. Dopo il parere favorevole di Ispra, il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, ha firmato il decreto che autorizza, "previo riconoscimento", l'operazione.
Nessuna cattura e detenzione al centro di recupero fauna alpina del Casteller per il plantigrado che domenica scorsa, a fine gennaio, ha inseguito per circa 800 metri una coppia di fidanzati 30enni in passeggiata lungo la strada forestale sopra l'abitato di Ortisè, nel territorio comunale di Mezzana, in val di Sole, prima di essere messo in fuga dal rumore di alcune moto in arrivo.
"La soppressione non può essere l'unica alternativa. Se quanto fino ad oggi messo in campo con la provincia di Trento non è stato sufficiente, l'impegno – da parte di tutti – deve essere quello di moltiplicare gli sforzi per individuare ogni soluzione possibile a garantire una convivenza pacifica nei territori. Ho nuovamente mobilitato tutte le strutture che fanno capo al Ministero per definire una strategia tempestiva in cui l'abbattimento debba essere davvero la soluzione estrema", è stato il ministro dell'Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto.
"La violenza di Maurizio Fugatti passa ai fatti, impedendoci di intervenire in difesa dell'orso! Mentre lui firmava il decreto di uccisione erano già pronti con le carabine! Chiederemo giustizia con tutta la nostra forza", è stato invece il commento di Lav, la Lega Anti Vivisezione.
Con il parere favorevole dell'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, che ha esaminato la storia dell'orso, considerato "confidente" e dunque problematico, indicando all'amministrazione la possibilità della cattura o della rimozione, si è scelto infine l'abbattimento. Le valutazioni di Ispra si sono attenute al regolamento Pacobace: l'orso ha mostrato un comportamento configurato come n.16 (orso segue intenzionalmente persone) e in passato aveva anche mostrato comportamento di categoria 13 (ripetutamente segnalato in centro residenziale).
Nel decreto firmato oggi, Fugatti ha elencato gli episodi, circa una dozzina in totale, che hanno coinvolto M90, rendendo l’orso – secondo la Provincia – pericoloso: "Dalla notte tra il 14 settembre 2023 e il 15 settembre, nella quale l’esemplare è stato radiocollarato a seguito della sua eccessiva confidenza e frequentazione delle aree urbane e periurbane, e fino al 28 gennaio è stato possibile documentare gli atteggiamenti di M90 per i quali il Pacobace suggerisce la rimozione". Il plantigrado in almeno tre casi, si legge, "ha seguito intenzionalmente delle persone".
Dunque, "il possibile, concreto e latente rischio rappresentato dal permanere di M90 in natura appare evitabile solo con la sua rapida rimozione dall’ambiente naturale", conclude il decreto che dunque autorizza "il prelievo dell’orso bruno M90 tramite uccisione".
Questo non è il primo decreto firmato da Fugatti volto all'abbattimento degli orsi in Trentino. Oltre che sull’orsa Jj4, che lo scorso aprile aveva ucciso il runner Andrea Papi, la cui ordinanza fu sospesa dal Tar, il governatore della provincia autonoma firmò l’ordinanza per l’uccisione dell’orso Mj5, ritenuto responsabile del ferimento del 39enne Alessandro Cicolini lo scorso 5 marzo in Val di Rabbi. E infine anche dell’orsa F36, identificata come la responsabile dell’aggressione del 30 luglio in località Mandrel ai danni di due giovani.