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Venezia, è riuscito il test di funzionamento del Mose

Ieri sera il Consorzio Venezia Nuova ha effettuato, con successo, una prova del Mose, la paratia mobile che – quando entrerà in funzione, presumibilmente nel 2021 – dovrà difendere la laguna dalle alte maree. La prova parziale di innalzamento delle paratoie è stata effettuata alla bocca di porto di Malamocco.
A cura di Davide Falcioni
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A tre settimane di distanza dall'acqua ‘granda' della notte del 12 novembre che ha invaso Venezia con i suoi 187 centimetri, causando danni inestimabili alla città, ieri sera il Consorzio Venezia Nuova ha effettuato, con successo, una prova del Mose, la paratia mobile che – quando entrerà in funzione – dovrà difendere la laguna dalle alte maree. La prova parziale di innalzamento delle paratoie alla bocca di porto di Malamocco, la più ampia delle tre (oltre a Malamocco il Mose dovrà chiudere anche le bocche di porto di Chioggia e del Lido) è iniziata alle 21 di ieri sera ed è continuata  fino a mezzanotte, senza problemi, dopo che un mese fa era stata rinviata per alcune vibrazioni registrate nei condotti di pompaggio dell'aria compressa.

Come è stato svolto il collaudo del Mose

L'innalzamento delle paratoie è avvenuto più lentamente del previsto. Dall'acqua sono uscite alcune delle barriere, se ne sono aggiunte altre e così via fino al completamento. Il test di funzionamento del Mose (Modulo sperimentale elettromeccanico) nella laguna di Venezia, avvenuto alla bocca di porto di Malamocco, è stato contrassegnato come riuscito: la decisione di svolgerlo nel varco più grande non è stata casuale, considerando che è il luogo d'ingresso delle imbarcazioni commerciali e che è candidato a diventarlo anche per le navi da crociera. Il test ha coinvolto due squadre di tecnici del Consorzio Venezia Nuova. Un team ha lavorato a 14 metri sott'acqua, nelle gallerie che si trovano nella "pancia" del Mose, all'interno dei cassoni di alloggiamento delle porte mobili. L'altra squadra ha agito dalla sala operativa provvisoria allestita agli Alberoni in prossimità dell'impianto. "Si tratta di un momento storico per Venezia – ha spiegato il sindaco Brugnaro – sono andato di persona a vedere le paratoie del Mose sollevarsi. Un'opera ingegneristica unica, orgoglio della nostra tecnologia. Dobbiamo terminare i lavori metterlo in funzione, sarà il simbolo della resilienza".

Quando sarà terminato, presumibilmente nel 2021, il Mose avrà quattro bocche di porto (due al Lido, una a Malamocco e una a Chioggia) per un totale di 78 paratoie, i cassoni metallici larghi tra i 18 e i 29 metri attaccati a blocchi di cemento sul fondale. Quando l'alta marea supererà i 110 centimetri, le paratoie dovranno essere svuotate con aria compressa e si solleveranno formando un argine artificiale.

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