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Come sta andando il primo giorno di sperimentazione del ticket d’ingresso a Venezia

Giovedì 25 aprile ha debuttato il ticket di ingresso a Venezia, il biglietto con contributo d’accesso finalizzato a controllare le ondate di turisti giornalieri che si registrano soprattutto in alta stagione. Manifestazioni in città contro la decisione del sindaco Luigi Brugnaro. Il primo cittadino: “C’è qualche protesta? Va bene, la accettiamo. Spero che serva a migliorare”.
A cura di Eleonora Panseri
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Debutta oggi, giovedì 25 aprile, il ticket di ingresso a Venezia, il biglietto con contributo d'accesso finalizzato a controllare le ondate di turisti giornalieri che si registrano soprattutto in alta stagione.

Sono oltre 80mila le persone che hanno registrato la loro presenza in città oggi, Festa della Liberazione e festa del Patrono della città, San Marco. Solo 7mila però, uno su dieci, secondo i dati aggiornati a ieri pomeriggio, hanno pagato il ticket di 5 euro per accedere al centro storico.

Tutti gli altri accessi sono di persone esenti alla tassa (cittadini, lavoratori, studenti e altre categorie), tenuti a registrarsi sulla piattaforma on line ma non a pagare. Capillari i controlli che portano ai ‘corridoi' per accedere ai passaggi obbligati per piazza San Marco.

In città proteste contro il ticket

Il pagamento del contributo e l'obbligo di registrazione hanno creato un acceso dibattito dividendo nettamente chi approva le nuove misure da chi invece la rifiuta. "Il problema lo abbiamo capito, l'Italia è fatta di città antiche – dice una signora americana giunta da Firenze -, non c'è nulla di male a pagare se poi si può visitare meglio la città. Unico problema il tempo che fugge in coda, se a Firenze ce lo avessero detto avremmo magari pagato in altro modo".

Nella mattinata di oggi circa 300 manifestanti appartenenti ai centri sociali hanno dato vita a Piazzale Roma a una protesta contro l'introduzione del ticket d'accesso alla città per i turisti giornalieri. Qualche momento di tensione si è registrato quando hanno provato a superare il cordone delle forze dell'ordine, per raggiungere l'area della stazione ferroviaria, dove c'era il posto di controllo sui voucher, o sui QR che certificano l'esenzione per le categorie che devono solo registrarsi all'app del Comune.

Nel mirino dei contestatori soprattutto la figura del sindaco Luigi Brugnaro, e l'idea di una città trasformata in "Veniceland". Clima più tranquillo, invece, in una seconda manifestazione dei comitati cittadini contrari al ticket, posizionati vicini al posto di controllo dei QR. C'è stato anche un breve confronto con il sindaco Brugnaro, finito in un abbraccio.

Il sindaco: "Proteste legittime, servono per migliorare"

"Non si è mai fatto nulla per regolare il turismo, la politica non lo fa perché non ha interesse a farlo. Io l'ho fatto". Lo ha detto il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro davanti alla stazione, dove sono stati installati i varchi per l'avvio della sperimentazione sul contributo di accesso alla città storica.

"Chiedo scusa per il disagio ma dobbiamo fare qualche cosa – ha aggiunto – non si può solo parlare, bisogna provare a fare qualche cosa e ora lo stiamo facendo perché abbiamo il dovere e il compito di lasciare e preservare la città per le prossime generazioni".

"La paura del cambiamento è legittima – ha sottolineato Brugnaro – ma anche questa può servire per migliorare ma se la paura blocca tutto non c'è progresso, non c'è futuro". "Oggi spendiamo più soldi di quanti ne incassiamo – ha proseguito – ma questa non è una spesa è un modo per far capire che bisogna cambiare e quindi diluire le visite alla città evitando gli intasamenti e le persone lo stanno capendo. C‘è qualche protesta? Va bene, la accettiamo, è legittima. Spero solo che serva a migliorare".

"La sperimentazione sarà medio lunga – ha spiegato Brugnaro -, dobbiamo raccogliere dati ed informazioni per poi tarare il sistema, offrire servizi come già fa il QR code che ha la piantina della città con ad esempio, segnati i servizi igienici e poi quando si passerà all'utile economico tutto andrà in servizi alla città: non abbiamo più i finanziamenti della Legge speciale per Venezia anche se, se si trovano per il ponte di Messina, potrebbero essere trovati anche per questa città unica". "La maggior soddisfazione – ha concluso – vedere chi si avvicina ai varchi sventolando il QR code d'accesso: hanno capito".

Come funziona il ticket d'ingresso

Per il momento calendario comunale ha fissato 29 giornate in cui l'ingresso alla città lagunare sarà a pagamento. Ma le esenzioni sono molte. Il contributo d'ingresso è richiesto infatti solo ai turisti giornalieri non residenti in Veneto che non pernottano in hotel, affittacamere e B&B in città (che pagano già la tassa di soggiorno) e ha un importo di 5 euro a persona.

Esentate dal pagamento le persone che si recano a Venezia dalle 16 alle 8.30 del mattino o chi visita le isole minori, così come i minori di 14 anni, disabili e relativi accompagnatori. Deroghe previste anche per coniugi, conviventi e parenti dei residenti in Veneto fino al terzo grado e anche per chi, senza legami di parentela, si reca in visita a persone residenti e domiciliate nella città o nelle isole minori.

E anche per i lavoratori e lavoratrici (dipendenti o autonomi), per gli studenti e studentesse di qualsiasi grado e ordine di scuole e università che hanno sede in città antica o nelle isole minori e tutti i soggetti e i componenti dei nuclei familiari di chi risulta aver pagato l'Imu nel Comune di Venezia.

Il pagamento avviene attraverso la piattaforma online (http://cda.ve.it) dove è possibile ottenere un QR Code da esibire in caso di controlli ma dove è anche possibile acquistare un tagliando nelle tabaccherie di tutta Italia. La multa per chi fosse trovato non in regola con il biglietto va da 50 euro a 300 euro. Rischia invece una denuncia penale chi venisse scoperto a dichiarare il falso per ottenere l'esenzione.

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