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Venezia, bimba di 3 anni dimenticata sullo scuolabus: la scoperta dopo tre ore nel deposito

L’allarme è scattato quando l’autobus non si è fermato davanti casa per far scendere la bimba che doveva tornare da scuola. Si è scoperto che era ancora sul mezzo di trasporto parcheggiato nel deposito. Sotto accusa l’addetto alla sorveglianza della scuola materna e l’autista alla guida dell’autobus.
A cura di Antonio Palma
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Immagine di archivio
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Bruttissima disavventura per una bimba veneta di 3 anni che, dopo essersi addormentata sullo scuolabus che doveva portarla a casa dalla scuola materna, è stata chiusa nel mezzo parcheggiato nel deposito senza che nessuno si accorgesse di lei per circa tre ore. A denunciare l'accaduto al quotidiano La Nuova di Venezia è stata la mamma che ora intende proseguire per vie legali. "Hanno dimenticato mia figlia di tre anni nello scuolabus: ora qualcuno dovrà pagare" ha dichiarato la donna ricostruendo l'accaduto. L'episodio è avvenuto a Scorzè, nel Veneziano, e risale a giovedì scorso, uno delle giornate più calde di questo giugno. L'allarme è scattato quando l'autobus non si è fermato davanti casa per far scendere la bimba. La famiglia ha chiamato la scuola, poi sono intervenuti polizia locale e carabinieri che ripercorrendo il tragitto del mezzo hanno scoperto che la piccola era rimasta rinchiusa sullo scuolabus che aveva fatto ritorno al deposito.

"Mia figlia piangeva e le abbiamo dato dell’acqua. Era molto spaventata ma, per fortuna, non siamo stati costretti a portarla all’ospedale" ha spiegato la madre , aggiungendo: "Mi è spiaciuto perché nessuno, tra autista e sorvegliante, si è scusato per quanto accaduto: adesso ognuno si prenderà le sue responsabilità e pagherà le conseguenze. Le mamme si fidano di queste persone e, alla fine, si scopre come non sappiano fare il loro lavoro".  Sotto accusa sono l’addetto alla sorveglianza della scuola materna e l’autista alla guida dell’autobus dell’azienda che da anni gestisce l’appalto del servizio di trasporto scolastico. Secondo le prime ricostruzioni, sia il conducente che l'accompagnatore sostituivamo i titolari dell'impiego che erano in ferie. Entrambi dunque non conoscevano i piccoli ma di certo chi doveva controllare che all’interno non ci fosse più alcun passeggero, non lo ha fatto.

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