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Dallo Ior un questionario ai correntisti per sapere da dove vengono i loro soldi

Lo Ior sta inviando a tutti i suoi correntisti un questionario per conoscere le principali fonti che hanno alimentato la loro posizione presso la banca vaticana. Il presidente Ernst von Freyberg, insieme al modulo, ha scritto una lettera in cui chiarisce i motivi dell’indagine.
A cura di Susanna Picone
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Il Vaticano vuole sapere da dove vengono i soldi di quanti hanno un conto presso lo Ior. Vuole saperlo attraverso un questionario che la banca vaticana sta inviando a tutti i suoi correntisti. È un questionario, ne parla oggi Il Fatto Quotidiano, attraverso il quale al Vaticano interessa conoscere, appunto, quali sono le principali fonti che hanno alimentato la posizione dei correntisti presso la banca della Santa Sede. Il Presidente dello Ior Ernst Von Freyberg chiede ai clienti di rispondere e di inviare il modulo per posta, fax o email insieme a “eventuale documentazione di supporto”. Nel modulo inviato si chiede di indicare se l’ambito dell’attività principale svolta dal titolare del deposito è interno allo Stato della Città del Vaticano o internazionale. In questo secondo caso si chiede al correntista di descrivere brevemente le principali attività e/o progetti finanziati e indicare i principali Paesi coinvolti. Vogliono dunque sapere come sono alimentati i conti, dai ricavi immobiliari alle eredità, dagli stipendi alle pensioni, dai sussidi statali all’attività commerciale.

Il presidente si scusa per il disagio provocato – Von Freyberg, insieme al questionario, ha inviato una lettera nella quale chiarisce i motivi di tale indagine. Il capo dello Ior ricorda ai correntisti che in Vaticano, “approvando e condividendo l’impegno della comunità internazionale per prevenire e contrastare il riciclaggio e il finanziamento al terrorismo, è stata introdotta dal 30 dicembre 2010 una specifica normativa che recepisce le raccomandazioni internazionali in materia”. Il presidente dello Ior parla della legge voluta da Papa Benedetto XVI che creò l’Aif, l’Autorità di informazione finanziaria, i cui poteri sono stati recentemente rafforzati da Papa Francesco. Von Freyberg si scusa anche, con i correntisti, per l’eventuale disagio provocato da questa inedita richiesta. Finora i clienti dello Ior non avevano, infatti, mai ricevuto domande sui loro depositi.

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