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Variante Omicron, Iss: “In aumento casi di reinfezione, importante completare vaccinazione”

Il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità Silvio Brusaferro commenta i dati del monitoraggio settimanale: “Le fasce d’età più giovani sono quelle caratterizzate da una maggiore circolazione del virus”.
A cura di Susanna Picone
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Per la decima settimana consecutiva c'è un aumento rapido e generalizzato del numero di nuovi casi Covid-19. Lo spiega il presidente dell'Iss Silvio Brusaferro in un video di commento ai dati del monitoraggio settimanale. "Bisogna invertire la tendenza per evitare che nelle prossime settimane ci possa essere un sovraccarico dei servizi sanitari che già oggi sono fortemente impegnati", spiega Brusaferro precisando come l'aumento dei nuovi positivi rende ormai difficile il tracciamento. Quindi, "ci troviamo in una fase delicata: si raccomanda un rigoroso rispetto dei comportamenti individuali e collettivi, riducendo le occasioni di contatto e gli assembramenti. Allo stesso tempo è estremamente importante garantire una elevata copertura vaccinale in tutte le fasce d'età", è l'appello del presidente Iss. "Le proiezioni sia per l'area medica che per la terapia intensiva ci indicano la probabilità che nell'arco di 3 o 4 settimane le percentuali di posti letto vadano a occuparsi progressivamente".

Brusaferro spiega che, anche a causa della variante Omicron, si segnalano casi di re-infezioni in persone che avevano già contratto il virus e questo richiama ancora l'importanza di completare i cicli vaccinali e le dosi booster.

Per quanto riguarda la Omicron, dall'ultima flash survey che monitora le varianti di preoccupazione (Voc) in Italia effettuata il 20 dicembre, emergeva "una co-circolazione" ovvero un quadro in cui la Delta era ancora prevalente, ma la Omicron era in netta crescita, con percentuali superiori al 20%. La media nazionale è pari al 21% ma ci sono grandi differenze da regione a regione. Il dato maggiore in Umbria, con Omicron al 64,7%, poi Toscana e Basilicata al 50%, e da Lombardia e Valle d'Aosta al 40,4% e 40% rispettivamente.

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I dati di Covid in crescita si confermano anche in termini di incremento delle ospedalizzazioni. Per quanto riguarda le terapie intensive siamo arrivati a un valore di 12,9% nell'occupazione di posti letto per pazienti Covid. "E il trend è di crescita anche per quanto riguarda le aree mediche, che sono passate da 8.722 a 10.866 ricoverati questa settimana superando il 17% di occupazione dei posti letto disponibili".

"Le fasce d'età più giovani sono quelle caratterizzate da una maggiore circolazione del virus", ha detto ancora Brusaferro. "Questa settimana la fascia 20-29 anni si configura come quella dove la circolazione è aumentata più significativamente ma tutte le fasce sotto i 40 anni sono caratterizzate da una crescita di settimana in settimana. E vediamo che fra i più giovani le curve si confermano in netta crescita sia negli under 12, sia negli under 20". Per quanto riguarda il rischio di ricovero in ospedale "nelle fasce di età più giovani vediamo che rimane contenuto ma sempre presente, e questo è un dato forte che ci ricorda l'importanza della vaccinazione anche nelle fasce più giovani, laddove" il vaccino "è raccomandato", ha detto ancora il presidente Iss.

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