Vania Vannucchi, bruciata viva a Lucca. Il presunto assassino non risponde al Gip

Pasquale Russo, l’uomo di 46 anni arrestato per la morte di Vania Vannucchi, si è avvalso della facoltà di non rispondere nell'interrogatorio di garanzia in carcere davanti al gip Giuseppe Pezzuti il quale si è riservato la decisione sulla convalida dell'arresto. I suoi avvocati hanno intanto confermato la richiesta di perizia psichiatrica per il loro assistito. I difensori descrivono il presunto assassino come un uomo lontano dalla realtà, in uno stato di forte confusione mentale. Soffriva, secondo i legali, di una serie di fobie ed era in cura psichiatrica da qualche tempo. Vania Vannucchi, 46 anni come il suo presunto assassino, è morta dopo ore di agonia all’ospedale Cisanello di Pisa. Era arrivata lì in condizioni disperate, con ustioni estese e profonde sul 90% del corpo.

Russo non accettava la fine della loro relazione – Secondo la ricostruzione della squadra mobile sarebbe stato appunto Russo a gettarle una tanica di benzina addosso e a darle fuoco dietro l’ex ospedale Campo di Marte di Lucca. Tra i due ex colleghi c’era stata una relazione, poi interrotta. Ma l’uomo non avrebbe accettato quella decisione e avrebbe continuato a tormentare la vittima con messaggi e telefonate. È stata la stessa vittima a pronunciare, dopo l’aggressione, il nome dell’uomo. In questo modo, prima di morire, ha aiutato gli uomini della questura di Lucca che dopo poco hanno rintracciato Pasquale Russo non lontano dai padiglioni del Campo di Marte.

Una rosa in obitorio per Vania – Intanto questa mattina il governatore della Toscana Enrico Rossi ha portato una rosa all'obitorio di Pisa dove è custodito il corpo di Vania e, di fronte all'ennesimo femminicidio, la Regione ha deciso di aggiungere altri 200.000 euro ai 250.000 già stanziati per sostenere i servizi e le politiche contro la violenza sulle donne.