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Covid 19

Vaccino Pfizer su bimbi e adolescenti: a settembre anche su piccoli di 2 anni

Dopo l’ok della Fda Usa all’uso d’emergenza del vaccino anti covid Pfizer sui ragazzi dai 12 ai 15 anni, l’azienda farmaceutica sta procedendo con i test sui bimbi più piccoli e ha annunciato che conta di chiedere l’autorizzazione per l’uso sui bimbi di età compresa tra 2 e 11 anni a settembre.
A cura di Antonio Palma
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Stesse dosi degli adulti e medesimi risultati ed effetti collaterali, è quello che emerso dagli studi del vaccino anti covid Pfizer effettuati fino ad ora su bimbi e adolescenti e che ha permesso alla Food and Drug Administration, agenzia del dipartimento della Sanità americana, di dare l’autorizzazione d’emergenza all'uso sui ragazzi dai 12 ai 15 anni. Non solo nel gruppo con la stessa dose di vaccino è stata riscontrata una risposta immunitaria significativamente maggiore, anche rispetto ai 16-17enni per i quali la Fda aveva già dato il via ibera in base ai precedenti studi. Nella sperimentazione clinica del vaccino non ci sono stati casi di COVID-19 nei 1.100 bambini che hanno ricevuto il vaccino Pfizer e 16 casi nei 1.100 bambini nel gruppo placebo, secondo la FDA. Lo studio ha anche scoperto che gli adolescenti vaccinati avevano alti livelli di anticorpi nel sangue, un segnale che avevano sviluppato una forte immunità protettiva anche se al momento i dati non sono disponibili per determinare per quanto tempo il vaccino fornirà protezione.

"Molte ragazzi nella fascia di età 12-15 hanno avuto effetti collaterali simili ai giovani adulti, con la seconda dose in particolare", ha affermato la dottoressa Megan Freeman, ricercatrice in malattie infettive presso l'UPMC Children's Hospital di Pittsburgh . "Il vaccino si è dimostrato incredibilmente protettivo e gli effetti collaterali leggeri, gli stessi negli adulti e quindi si può usare la stessa dose" ha spiegato al Corriere della Sera  il dottor Robert Frenck a capo di uno dei centri che testano i vaccini in Usa. Per i prossimi passi però si adotterà un meccanismo graduale con dosi differenti che potrebbero essere ridotte per i più piccoli. Gli studi in corso infatti prevedono tre gruppi differenti in base alle fasce di età: prima i bimbi tra i 5 e gli 11 anni e poi a scendere, quelli tra i 2 e i 4 anni e tra i sei mesi e i 2 anni. "Cominciamo a dare dosi più leggere, di un quarto o un terzo, osservando gli effetti collaterali e, se tutto va bene, aumentando via via, potenzialmente fino al livello usato per gli adulti. Per esempio se uso 10 microgrammi di vaccino nel gruppo tra i 5 e i 12 anni e non ci sono problemi, passo a 20 microgrammi, e se riscontro troppi effetti collaterali, non userò quella dose nel gruppo tra i 2 e 5 anni ma solo la dose da 10" ha spiegato Frenck.

Se i risultati saranno quelli attesi, però, la dose del vaccino anti covid sarà uguale per tutti in modo da eliminare le difficoltà logistiche e di produzione dello stesso antidoto e gli eventuali errori di somministrazione su una popolazione su larga scala. Al momento date certe non ci sono ma la Pfizer ha annunciato che conta di chiedere l'autorizzazione di emergenza per l'uso del vaccino nei bambini di età compresa tra 2 e 11 anni alla FDA a settembre.

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