Vaccino, Locatelli: “L’Italia è nei primi 10 Paesi al mondo per numero di dosi somministrate”
"L'Italia è nei primi 10 Paesi al mondo per numero di dosi somministrate". A dirlo, intervenendo questa mattina ad Agorà, su Rai 3, il professor Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di Sanità. Secondo lo scienziato non è necessario sbilanciarsi sui numeri "che rischiano di creare aspettative che se non venissero raggiunte provocherebbero solo sconcerto. Il principio deve essere il più possibile nel minor tempo possibile". "Viaggiare sui ritmi attuali è decisamente un passo importante" ha concluso.
Coprifuoco, Locatelli: "Ci sono margini per uno slittamento degli orari"
In merito alla discussione sull'orario del coprifuoco Locatelli ha spiegato: "Premesso che la scelta evidentemente spetta alla politica e premesso che anche i numeri che avremo nella giornata di venerdì certamente serviranno per prendere decisioni compiute credo che ci sia il margine per uno slittamento dell'orario di restrizione dei movimenti più in là. Poi se saranno le 23 o le 24 è scelta che spetta al governo".
Rt, Locatelli: "Possibile che venga calcolato quello ospedaliero"
Determinante per decidere il colore delle regioni nelle prossime settimane sarà il calcolo dell'indice Rt, che nell'ultimo rilevamento dell'Istituto Superiore di Sanità era in aumento a causa delle riaperture e della maggior circolazione del virus soprattutto tra i giovanissimi. Per evitare di passare da "gialle" ad "arancioni" le Regioni stanno chiedendo di sostituire l’indice di diffusione del contagio per l’attribuzione dei colori con l’Rt ospedaliero. Si tratta di “un’indicatore che nel contesto di una popolazione sempre più vaccinata e quindi protetta dal rischio di malattia grave, fornisce un’indicazione chiara su quella che è la pressione dei servizi sanitari". Per questa ragione è un parametro di cui “il Cts sta già discutendo da qualche settimana e certamente, è un parametro che può essere affiancato a quelli esistenti perché cambia il contesto rispetto al rischio di sviluppare malattia grave".