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Covid 19

Vaccino Covid Sputnik V, Locatelli: “Da valutare i criteri di qualità nella produzione”

Franco Locatelli, presidente del Consiglio Superiore della Sanità: “Ema ha iniziato la procedura di ‘Rolling Review’ per valutare tutte le informazioni su questo vaccino a livello di efficacia e sicurezza. Esistono informazioni che richiedono accurata valutazione – ha precisato il presidente del Css – non ultima la rispondenza a criteri di qualità nella produzione e nella distribuzione”.
A cura di Davide Falcioni
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"Per quanto riguarda lo Sputnik va sottolineato che Ema ha iniziato la procedura di ‘Rolling Review' per valutare tutte le informazioni su questo vaccino a livello di efficacia e sicurezza. Sulla rivista ‘Lancet' è stata riportata un'efficacia superiore al 90%, ma questo non è il solo aspetto da guardare". A dirlo, nel corso della conferenza stampa che si è tenuta questa sera a Palazzo Chigi, il presidente del Consiglio Superiore della Sanità Franco Locatelli rispondendo a una domanda sul vaccino russo. "Esistono altre informazioni che richiedono accurata valutazione – ha precisato il presidente del Css – non ultima la rispondenza a criteri di qualità nella produzione e nella distribuzione del vaccino. All'inizio si è addirittura dubitato della sicurezza dei vaccini perché resi disponibili in meno di un anno – ha aggiunto – ma fiducia vuol dire essere in grado di controllare tutti gli aspetti di sicurezza e di efficacia. E voglio sottolineare che il vaccino AstraZeneca rispetta tutti i parametri e, per quanto riguarda la sua efficacia, basta pensare che dalla fine di gennaio in Gran Bretagna si sono registrati oltre 1.700 decessi". "Negli ultimi giorni le vittime per Covid sono nell'ordine di poche decine – ha detto ancora – e questo di per sé testimonia perché dobbiamo avere fiducia in AstraZeneca ed è importante avere fiducia nei meccanismi di sorveglianza per cogliere eventuali segnali di allerta".

La Germania avvia i colloqui con Mosca per l'acquisto di Sputnik V

In attesa del pronunciamento dell'Ema la Germania si è portata avanti e si è detta pronta ad avviare colloqui diretti con i produttori dello Sputnik V, cioè il centro nazionale di ricerca epidemiologico Gamaleya e l'Istituto di ricerca di microbiologia del ministero della Difesa di Mosca. Mentre crescono le polemiche per la lentezza della campagna vaccinale nel Paese (ad oggi tocca appena il 12,9% la quota di popolazione a cui è stata somministrata una prima dose), è stato lo stesso ministro alla salute, Jens Spahn, ad annunciare l'inizio del confronto con Mosca. "Però non si dovrà arrivare ad un dibattito in stile ‘Fata Morgana'", ha detto Spahn all'emittente Wdr. "Prima è necessaria l'approvazione dell'Ema", l'agenzia europea del farmaco, "e a tal scopo la Russia deve fornire i dati necessari". E dato che la Commissione Ue ha fatto sapere che non intende firmare un contratto con lo Sputnik V, il ministro alla Sanità di Berlino ha riferito che la Germania "avvierà colloqui bilaterali con la Russia", cominciando a discutere di possibili quantità da spedire in Germania.

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