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Va al parco con la sua cagnolina che trova un cadavere: indagini in corso a Mestre

Una donna ha trovato un cadavere in avanzato stato di decomposizione nei pressi del boschetto del rio Cimetto, alla Gazzera (Mestre) grazie alla sua cagnolina. Le autorità non escludono per il momento alcuna pista. Ancora sconosciuta l’identità della vittima.
A cura di Gabriella Mazzeo
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foto da archivio
foto da archivio

Una donna ha rinvenuto un cadavere nella serata di domenica 1 giugno grazie alla sua cagnolina, che durante la passeggiata si è fermata ad annusare l'area nei pressi del boschetto del rio Cimetto, alla Gazzera (Mestre). Incuriosita dall'agitazione della cagnolina, la donna si è avvicinata al boschetto e ha notato il corpo senza vita per il quale ha subito allertato le forze dell'ordine.

Il tutto è avvenuto intorno alle 19. Le autorità hanno recuperato il cadavere e hanno attestato tramite i primi esami superficiali che la vittima era deceduta qualche giorno prima del ritrovamento. Al momento resta sconosciuta l'identità: impossibile è stato infatti risalire a dati quali l'età e la nazionalità della persona deceduta poiché il cadavere era in avanzato stato di decomposizione.

Complicato stabilire anche le cause della morte: per ora non si esclude alcuna ipotesi e le autorità stanno vagliando diverse piste, da quella dell'overdose fino a quella del gesto estremo. La vittima sarebbe deceduta circa una settimana prima del ritrovamento avvenuto a Mestre. Per chi indaga, infatti, è impossibile che i giardinieri non si siano accorti durante il turno di lavoro della presenza del cadavere. In quella zona, riparata e difficile da raggiungere, spesso si rifugiano i senzatetto.

Non si esclude infatti che la persona trovata morta sia senza fissa dimora e che si trovasse in quel luogo proprio per trascorrere una notte tranquilla. Poi, secondo le autorità, qualcosa è accaduto. Bisognerà ricostruire le ultime ore di vita della vittima, per il momento ancora senza nome. Non sono stati trovati i documenti o effetti personali che possano raccontare la sua storia personale o rimandare le forze dell'ordine alla sua identità.

Fino a quando non sarà individuata, sarà impossibile avvisare eventuali familiari in pensiero.

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