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V-Day, nuovo attacco di Prigozhin: “Basta cazz**e in tv, non meritiamo questa vittoria”

Nel giorno in cui la Russia celebra la vittoria sul nazismo nella Seconda Guerra Mondiale il capo della Wagner lancia un nuovo attacco: “Basta con le cazz**e in tv, il Giorno della Vittoria è dei nostri nonni, noi non abbiamo meritato un singolo millimetro di questa vittoria”.
A cura di Davide Falcioni
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"Basta con le cazz**e in tv, il Giorno della Vittoria è dei nostri nonni, noi non abbiamo meritato un singolo millimetro di questa vittoria". Sono le aprole contenute nell'ultima video-denuncia del capo della compagnia Wagner, Evgheni Prigozhin, che nel giorno in cui la Russia celebra la sua principale festa laica, la vittoria sul nazismo nella Seconda Guerra Mondiale, ha criticato di fatto la retorica del Cremlino e le tradizionali celebrazioni in pompa magna sulla Piazza Rossa, trasmesse in diretta televisiva.

Dopo le polemiche violentissime dei giorni scorsi sulla carenza di munizioni al fronte, in cui Prigozhin ha esplicitamente accusato i vertici militari di aver causato una carneficina di soldati russi in Donbass, il capo della Wagner è tornato a tuonare mettendo in mostra tutte le criticità nella linea di comando che, dal Cremlino, porta agli ufficiali sui campi di battaglia.

Dopo aver denunciato che "un'unità dell'esercito russo è fuggita da Bakhmut", la città dell'Ucraina orientale dove da mesi le forze armate di Mosca e il gruppo paramilitare Wagner combattono contro l'esercito di Kiev, Yevgeny Prigozhin è tornato a puntare il dito contro Mosca. "Il ministero della Difesa della Federazione Russa non ha mai fornito a Wagner le munizioni promesse", ha affermato, aggiungendo: "Ci è arrivato solo il 10 per cento delle munizioni richieste".

Prigozhin in un videomessaggio ha quindi ribadito la volontà di abbandonare l'epicentro dei combattimenti se non dovessero essere soddisfatte le richieste fatte nei giorni scorsi. "La questione delle munizioni deve essere risolta" perché "gli ucraini lanceranno una controffensiva a breve", ha avvertito.

Secondo il capo del gruppo Wagner, "lo Stato russo non è in grado di difendere il Paese" e la leadership dell'esercito di Mosca sta cercando di "ingannare" il presidente russo Vladimir Putin. "Un soldato non può morire per la totale stupidità della sua leadership", ha scandito. Da Bakhmut "il nostro esercito sta scappando! – ha detto Prigozhin – la 72esima brigata è fuggita da Bakhmut e ha lasciato tre chilometri quadrati, per i quali sono morti 500 wagneriani".

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