34 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

USA, Cina, Qatar e gli altri: quali Stati hanno votato contro lo stop alla pena di morte nel mondo

Con 125 voti favorevoli, 37 contrari e 22 astenuti l’Assemblea Generale dell’ONU ha approvato la moratoria universale contro la pena di morte: Stati Uniti, Ira, Cina, Qatar, Arabia Saudita, Pakistan, India e Corea del Nord hanno votato contro.
A cura di Davide Falcioni
34 CONDIVISIONI
Immagine

L'Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha ratificato a maggioranza la moratoria universale della pena di morte: il testo del documento che chiede lo stop alle esecuzioni capitali è stato approvato con 125 voti favorevoli, 37 contrari e 22 astenuti. Rispetto a due anni fa – la risoluzione è biennale – sono cresciuti gli stati membri a favore della moratoria. Nel 2020 erano stati 123, mentre i contrari 38 e 24 gli astenuti.

Hanno espresso voto contrario, tra gli altri, Stati Uniti, Cina, Iraq, Qatar, Arabia Saudita, Pakistan, India e Corea del Nord. L'Italia, come gli altri Paesi dell'Unione Europea, ha votato a favore.

La risoluzione è stata adottata sullo sfondo delle impiccagioni in Iran di manifestanti per i diritti delle donne e delle esecuzioni capitali che continuano anche negli Stati Uniti. La prima volta, nel 2007, fu proprio l’Italia a fare da apripista presentando un documento sottoposto al voto, e anche in questa occasione la diplomazia italiana, in stretto collegamento con le organizzazioni della società civile, ha lavorato per ottenere il maggior numero di consensi possibili.

Nonostante non abbia valore vincolante la moratoria contro la pena di morte è espressione di una significativa maggioranza in seno all’organo maggiormente rappresentativo del consesso internazionale. Il risultato raggiunto ieri è un record. Se si sommano i “si” e gli astenuti si arriva a quota 147, un voto in più rispetto ai 146 del 2020, che già era stato un primato.  Nell'ormai lontano 2007 il partito della moratoria aveva raccolto 104 "sì", con 54 contrari e 29 astenuti.

"L'Assemblea Generale dell'Onu ha adottato la Risoluzione per una moratoria universale della pena di morte. Tanta soddisfazione per un risultato ottenuto grazie anche all'impegno italiano contro le esecuzioni capitali nel mondo. Nessuno può mettere fine alla vita di qualcun altro", ha commentato il ministro degli Esteri Antonio Tajani. "Record di 125 voti SI all'#UNGA a sostegno della risoluzione per una moratoria universale sull'uso della Pena di Morte. 123 i voti SI in AG nel 2020. 15 anni fa, la 1a Risoluzione è stata proposta dall'Italia. #La mortenonègiustizia", ha twittato la Rappresentanza d’Italia all’Onu guidata dall’ambasciatore Maurizio Massari.

34 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views