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Un’ora e mezza di permesso al giorno per i figli in Dad, l’accordo per i dipendenti Aspi

L’accorso sindacale prevede il “diritto alla disconnessione” del dipendente nel corso della giornata lavorativa per dedicarsi alla didattica a distanza dei propri figli. La possibilità ovviamente sarà valida solo per i dipendenti del Gruppo Autostrade per l’Italia che lavorano in smart working.
A cura di Antonio Palma
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Un’ora e mezza di permesso al giorno per i lavoratori che hanno i figli in Dad, lo prevede un nuovo accordo sindacale tra Aspi e i rappresentanti dei lavoratori siglato oggi dopo una trattativa nata dalla richiesta dei lavoratori in questo momento particolare per il Paese impegnato contro la pandemica da covid. La possibilità ovviamente sarà valida solo per i dipendenti del Gruppo Autostrade per l’Italia che lavorano in smart working. L’accordo siglato tra Azienda e le organizzazioni sindacali Filt Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti, Sla Cisal e Ugl Viabilità, prevede nel dettaglio il "diritto alla disconnessione" da parte del dipendente nel corso della giornata lavorativa per dedicarsi alla didattica a distanza dei propri figli.

Il lavoratore potrà assentarsi a lavoro durante la fascia mattutina del suo orario di lavoro, dalle 8.00 alle 13.00, cioè quella che coincide con l’orario scolastico ma in casi particolari, spiegano dall’azienda, potrà essere richiesto di supportare i propri figli nella didattica a distanza anche al di fuori della fascia mattutina. I dipendenti che usufruiranno delle ore di permesso comunque per ora non dovranno recuperarle e restano a carico dell'azienda. Al momento si tratta della fase sperimentale che se sarà valuta positivamente entrerà poi a regime con le opportune modifiche.

Ogni dipendente in smart working dovrà organizzare settimanalmente la propria attività professionale, concordando con l'azienda gli orari in cui effettuare la disconnessione dal lavoro. “L'iniziativa di Autostrade per l'Italia si inquadra nell'ambito delle nuove policy definite nel Piano Industriale della società, che prevede una forte attenzione alla valorizzazione dei propri 8.000 dipendenti, attraverso forme innovative di welfare aziendale” spiega l’azienda in una nota.

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